Forestiere

Enciclopedia Dantesca (1970)

forestiere

Vincenzo Valente

Unicamente in Fiore CI 12 e castellan mi fo e forestiere. Il latino medievale ha forestarius e foresterius per " guardaboschi ", " chi ha in cura i boschi " (Parodi); l'antico francese e il provenzale hanno forestier nello stesso senso.

Ma la parola può voler dire più semplicemente " villico ", " chi abita in contado " (cfr. If VI 65 la parte selvaggia, per i Cerchi venuti in Firenze dal contado), in opposizione a ‛ castellano ', " chi abita in castello ": " feciono un dicreto sotto grande pena, che nullo cittadino che avesse pregione a Lucca potesse essere castellano di nullo castello " (G. Villani IX 328). Sta il fatto che i travestimenti elencati da Falsembiante non mirano tanto a indicare condizioni sociali quanto gli abiti diversi sotto cui nasconde il suo volpaggio (v. 8); onde è più facile intendere genericamente f. per " contadino ".