Formazione

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

formazione


Processo volto allo sviluppo psicofisico e intellettuale della persona o teso all’educazione civile, spirituale e morale, o alla preparazione e all’addestramento specifici.

Formazione professionale

Strumento di politica attiva del lavoro, che, nel quadro degli obiettivi della programmazione economica, vuole favorire l’occupazione, la produzione e l’evoluzione dell’organizzazione del lavoro in armonia con il progresso scientifico e tecnologico. In particolare, la f. professionale mira prioritariamente a incrementare la  produttività del lavoro, ad assecondare il mutamento tecnologico e organizzativo dell’impresa e la mobilità del lavoro, a realizzare un più corretto funzionamento del mercato del lavoro. In Italia, la f. professionale è un obiettivo programmatico previsto dalla Costituzione, che ne ha affidato la competenza alle Regioni (art. 117 Cost.). A seguito dell’accordo per il lavoro del 1996, l’intero sistema della f. professionale è stato sottoposto a un processo di riforma, le cui linee guida sono state dettate dalla l. 196/1997. Il d. legisl. 112/1998 ha poi ribadito la competenza delle Regioni, con funzioni delegate alle Province, mentre la l. 144/1999 ha introdotto l’obbligo formativo al diciottesimo anno di età, che può essere assolto sia nel sistema dell’istruzione sia in quello della f. professionale. Nel 2003 il sistema formativo italiano ha visto due ulteriori importanti novità a livello legislativo: la l. 30/2003 e la l. 53/2003. La prima ha riguardato specificatamente le politiche del lavoro, ma ha riordinato anche i contratti di lavoro a finalità formativa (apprendistato e contratto di f.) e i tirocini; la seconda è intervenuta invece più direttamente sul sistema dell’istruzione e su quello della f. professionale, portando la f. iniziale a 3 anni e accentuandone le caratteristiche di alternativa al percorso scolastico.

Formazione continua

L’espressione ricorre già in un documento del governo britannico del 1919. Tuttavia, solo alla fine del 20° sec. l’interesse verso la f. continua è stato posto al centro delle politiche formative di molti governi nazionali e di organismi comunitari e internazionali. La finalità è l’adeguamento delle conoscenze e delle competenze professionali dei lavoratori occupati all’innovazione tecnologica e organizzativa del processo produttivo per mantenere condizioni di occupabilità (➔) lungo il corso della vita lavorativa. In Italia, la f. continua si realizza tramite i centri territoriali permanenti, istituti che organizzano attività finalizzate all’arricchimento culturale, alla riqualificazione e alla mobilità professionale. L’Istituto per lo sviluppo della f. professionale dei lavoratori (➔ ISFOL) è un ente pubblico di ricerca che svolge e promuove attività per lo sviluppo della f. professionale, delle politiche sociali e del lavoro. Il Centro europeo per lo sviluppo della f. professionale (CEDEFOP) è l’agenzia europea incaricata di promuovere e sviluppare l’istruzione e la f. professionale nell’Unione Europea.

Formazione permanente

Detta anche lifelong learn­ing, comprende attività formative rivolte a individui occupati e non occupati che necessitano di aggiornamento tecnico-professionale o culturale. L’obiettivo è quello di facilitare l’esercizio del diritto di tutti i cittadini di ogni età, ceto sociale o condizione professionale, di formarsi, apprendere e crescere, sia umanamente sia professionalmente, per l’intero arco della vita. La f. permanente, infatti, non è intesa solo come apprendimento a fini occupazionali, ma anche personali, civici e sociali, collegandosi ad altri obiettivi fondamentali, quali l’occupabilità, l’adattabilità e la cittadinanza attiva. Ciò contribuisce all’implementazione di politiche di flexicurity (➔) che favoriscono la transizione degli individui da una occupazione all’altra. Con riferimento alla formazione degli adulti, il Programma comunitario per l’apprendimento permanente 2007-13 sostiene la partecipazione ai processi educativi dei cittadini e contribuisce al conseguimento dell’obiettivo strategico, che l’Unione si è posta, di affermarsi come la società avanzata basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica al mondo. Obiettivo del Programma è, in particolare, promuovere all’interno dell’Unione gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi di istruzione e formazione, in modo che essi diventino un punto di riferimento di qualità a livello mondiale.