Forza di Coriolis

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)

forza di Coriolis

Mauro Cappelli

Deviazione apparente di oggetti in moto osservati in un sistema di riferimento rotante. Essendo una forza fittizia non deve essere inclusa nell’equazione del moto in un sistema inerziale (che comprende soltanto forze reali), mentre rappresenta un contributo essenziale per la legge fondamentale della dinamica relativa. Prevista dallo scienziato francese Gaspard-Gustave de Coriolis, tale forza apparente ha una forma matematica molto semplice, F)=−2mω×v, dove ω è la velocità angolare del sistema non inerziale misurata rispetto a un sistema inerziale fisso, v è la velocità del corpo di massa m in moto. La forza di Coriolis è pertanto perpendicolare alla velocità e non compie pertanto alcun lavoro. Il suo effetto è quello di deviare il vettore velocità, dando così luogo a due tipi di moto. Se essa è l’unica forza ad agire sul corpo, il suo vettore velocità sarà continuamente deviato e ruotato (nel caso terrestre, in senso orario nell’emisfero boreale, in senso antiorario nell’emisfero boreale). Se la forza di Coriolis è bilanciata da una forza stazionaria, per esempio un gradiente di pressione, allora la corrente risultante risulta stazionaria e perpendicolare alla forza. Solitamente il termine dovuto alla forza di Coriolis va incluso nel caso di sistemi di riferimento solidali alla Terra. Risulta pertanto determinante nella formazione di cicloni, anticicloni e vortici, o nel caso di proiettili sparati a lunga gittata da un oggetto in moto (per es. una nave).

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