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forze di Van der Waals

di Mauro Cappelli - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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forze di Van der Waals

Mauro Cappelli

Forze attrattive o repulsive che si instaurano tra molecole, dette più genericamente forze intermolecolari. Si tratta di forze di debole entità (dell’ordine di 1 kJ/mol) ma che possono diventare molto rilevanti quando si prendono in esame colloidi e particelle macroscopiche. Tipicamente i cristalli molecolari presentano molecole con energie di legame molto elevate (qualche centinaio di kJ/mol). Ogni molecola presenta legami direzionali con distanze di legame e angoli di valenza che si discostano lievemente dai valori di equilibrio e risultano indipendenti dalle interazioni con molecole o atomi vicini. L’interazione di van der Waals, così chiamata in onore del fisico olandese Johannes Diderik van der Waals, si manifesta invece tra atomi di una stessa molecola o di molecole diverse senza che vi sia formazione di legame chimico. Si parla infatti di interazione non covalente o di non legame. L’origine di tale interazione va ricercata nell’interazione elettrostatica tra nubi elettroniche e nuclei degli atomi coinvolti, che viene modificata dalla presenza degli atomi delle molecole vicine e dall’ambiente circostante. La distanza di validità di tale interazione è di circa 0,4 nm. Tale distanza di contatto risulta pertanto significativamente maggiore di quella coinvolgente atomi legati chimicamente (pari a circa 0,1÷0,2 nm). Per questa ragione i cristalli molecolari presentano normalmente bassi punti di fusione ed elevata comprimibilità e plasticità. Le forze di van der Waals rappresentano il contributo principale all’energia reticolare dei cristalli molecolari, che può diventare significativo quando gli atomi e le molecole hanno saturato la loro possibilità di formazione di legami chimici, senza ulteriore possibilità di scambio elettronico reciproco apprezzabile. Per semplicità di calcolo, l’energia di interazione viene spesso approssimata ricorrendo a potenziali semiempirici, come il potenziale di Lennard-Jones o il potenziale di Buckingham.

→ Microscopia

Vedi anche
forze intermolecolari Il complesso di forze di tipo attrattivo e repulsivo a cui danno luogo, pur mantenendo la propria individualità chimica, due molecole o ioni o atomi dello stesso o di diverso tipo quando si trovano a una certa distanza (distanza intermolecolare). Diversa è la situazione che si genera quando tra molecole ... microscopio Strumento atto a dare immagini ingrandite di oggetti molto piccoli. 1. Cenni storici La storia del microscopio semplice, ossia della lente d’ingrandimento, coincide con la storia delle lenti ottiche in generale; quella del microscopio vero e proprio ha inizio con la scoperta del cannocchiale (inizi ... legami intramolecolari Legami tra gli atomi di una stessa molecola. In particolare, con questa locuzione si indicano i legami di tipo debole (per es., legami idrogeno) che si instaurano tra atomi, anche molto distanti tra loro, di una macromolecola, contribuendo alla formazione della loro struttura quaternaria. collòide collòide In chimica, sistema costituito dalla dispersione di una sostanza colloidale solida (S), liquida (L) o gassosa (G) (fase dispersa) in un'altra (fase disperdente), anch'essa allo stato solido, liquido o gassoso (➔ colloidale, stato).
Categorie
  • FISICA ATOMICA E MOLECOLARE in Fisica
Tag
  • JOHANNES DIDERIK VAN DER WAALS
  • INTERAZIONE ELETTROSTATICA
  • LEGAME CHIMICO
  • MICROSCOPIA
  • PLASTICITÀ
Vocabolario
van¹
van1 van1 〈van〉. – Primo elemento di cognomi olandesi (Van Dyck, Van Gogh, ecc.) e fiamminghi (Van Opstal, Van Roomen, ecc.), nei quali rappresenta una componente prepositiva con funzione patronimica, matronimica, etnica (come il ted. von...
van²
van2 van2 〈vän〉 s. ingl. [accorciamento di caravan] (pl. vans 〈vän∫〉), usato in ital. al masch. (e pronunciato per lo più 〈van〉). – 1. Tipo di furgone rimorchiabile da autoveicoli, usato per il trasporto di merci e anche di animali. 2....
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