FOTOSFERA

Enciclopedia Italiana (1932)

FOTOSFERA (dal gr. ϕῶς, ϕωτός "luce" e σϕαῖρα "sfera")

Giorgio Abetti

Il disco luminoso del Sole, visto con l'occhio nudo o sulle fotografie, è la proiezione del globo solare ed è chiamato la fotosfera; la sua luminosità diminuisce rapidamente dal centro ai lembi. La causa di questa diminuzione di splendore dev'essere dovuta alla presenza di un'atmosfera solare assorbente, il cui potere di assorbimento cresce verso la superficie del Sole a causa della densità crescente. Nel caso del Sole l'assorbimento presso la circonferenza è così intenso, che soltanto circa il 13% dei raggi violetti sono trasmessi; la percentuale dei raggi blu, verdi e gialli trasmessi cresce progressivamente fino al 3000 nel caso dei raggi rossi. La fotosfera non è tutta uniformemente illuminata, ma presenta una granulazione ben definita, con numerosi granelli più luminosi e più oscuri, interrotti alle volte dalla presenza di macchie (v.) o di facole (v.). La granulazione si vede meglio al centro del disco; presso i lembi, dove i raggi emergenti perdono molto della loro luce a causa della loro inclinazione rispetto alla superficie, questa apparenza va rapidamente perdendosi. I nuclei della granulazione sono di solito rotondi, ma in vicinanza delle macchie essi divengono più o meno oblunghi; il loro diametro non sorpassa mai un secondo d'arco. La granulazione è così diversa e la sua visibilità così dipendente dalle condizioni atmosferiche, che uno studio delle sue variazioni e del movimento dei nuclei è molto difficile tanto visualmente quanto fotograficamente (v. sole).

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