FOTOTELEGRAFIA

Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)

FOTOTELEGRAFIA

Ascanio NIUTTA

. I moderni apparecchi per la trasmissione delle immagini (v. telegrafo, XXXIII, p. 428) possono essere suddivisi in due categorie: I) telefoto, 2) facsimile. I sistemi di trasmissione, basati sull'impiego della cellula fotoelettrica, non differiscono come principio nei due casi, mentre varia la costituzione e il funzionamento dei ricevitori. In un caso e nell'altro si può utilizzare come mezzo di trasmissione un circuito telegrafico o telefonico a due o a quattro fili, o un radiocollegamento.

Presentemente il servizio fototelegrafico pubblico è attuato tra tutti i centri più importanti del mondo. In Italia esistono numerosi posti pubblici statali e alcuni posti privati (generalmente presso giornali e agenzie giornalistiche). I fototelegrammi da e per l'URSS, Portogallo, Argentina, Brasile, S. U. A., Egitto, Israele, Giappone, vengono inoltrati via radio coi mezzi della Società Italcable.

Telefoto. - Negli apparecchi per telefoto l'immagine da trasmettere è applicata sulla superficie esterna di un cilindro dotato di un moto di rotazione e di un moto di traslazione assiale. Grazie a tale duplice movimento l'intera immagine viene decomposta secondo una successione di linee parallele, esplorate nel tempo da un sottilissimo pennello di luce che incide sull'immagine. La luce riflessa da quest'ultima, più o meno intensa a seconda della tonalità che presenta il punto colpito, eccita una cellula fotoelettrica che trasforma le variazioni di intensità luminosa in variazioni proporzionali di corrente elettrica. Allo scopo di poterne effettuare la trasmissione sui normali circuiti telefonici, questa corrente viene trasformata in tensione alternata a frequenza acustica disponendo le cose in modo che l'ampiezza di questa segua linearmente le variazioni della prima.

Alla ricezione si dispone di un cilindro, simile a quello trasmittente, sul quale è disposto un foglio di carta fotosensibile o una pellicola fotografica vergine. Il cilindro ricevente è dotato dello stesso moto del cilindro trasmittente, in perfetto sincronismo con esso. Sulla sua superficie incide un fascetto luminoso la cui intensità viene fatta variare, con un opportuno sistema oscillografico, in relazione all'intensità del segnale ricevuto, e quindi in relazione alla tonalità dell'immagine man mano esplorata dal trasmettitore. L'immagine viene in tal modo riprodotta con continuità sul cilindro ricevente con una finezza di dettaglio determinata dalle caratteristiche dell'apparecchio.

Allo scopo di normalizzare dette caratteristiche in modo che possa essere possibile il collegamento tra apparecchi realizzati da differenti costruttori, il C.C.I.T.T. (Comité Consultatif International Télégraphique et Téléphonique), organo consultivo della U.I.T. (Union Internationale des Télécommunications), suggerisce alcune regole e definisce in particolare il modulo di cooperazione M = D/P = DF, come rapporto tra il diametro D del cilindro e il passo P dell'elica che un punto della superficie del cilindro descrive nel suo movimento rototraslatorio; F è la finezza dell'esplorazione, cioè il numero delle linee di esplorazione per unità di lunghezza. Viene definito inoltre il fattore di cilindro L/D come rapporto tra la lunghezza utile e il diametro del cilindro; esso non può essere inferiore a 2,4. I diametri raccomandati sono 66 o 70 o 88 mm; le dimensioni normali dell'immagine sono 130 × 180 mm. Le velocità di rotazione raccomandate sono 60 o 90 o 120 giri al minuto.

La frequenza della corrente di segnale è normalizzata a 1300 Hz; l'escursione della sua ampiezza, tra il bianco e il nero è prevista di circa 30 dB. Il sistema a modulazione di ampiezza, ora descritto, si presta bene per la trasmissione su linee telefoniche, ma se la trasmissione deve essere fatta su un radiocircuito soggetto a evanescenza, per eliminare gli inconvenienti dovuti a questa si usa il sistema a modulazione di frequenza; in tal caso, mediante un apposito dispositivo convertitore, il segnale di frequenza costante (1300 Hz) ma di ampiezza variabile, viene trasformato in un altro di frequenza variabile ma di ampiezza costante. Con questo verrà a sua volta modulata, in ampiezza, l'onda portante emessa dal radiotrasmettitore. Alla ricezione il segnale demodulato e sottoposto ad un processo di limitazione di ampiezza, è applicato ad un discriminatore che lo restituisce sotto forma di corrente continua atta a far funzionare il dispositivo elettro-ottico ricevente. Il valore medio della frequenza del segnale modulato è normalizzato a 1900 Hz; l'escursione è ±400 Hz: alla frequenza di 1500 Hz corrisponde il bianco, a 2300 Hz il nero.

Nella figura 1 è lo schema a blocchi dell'apparato per telefoto costruito dalla fabbrica britannica Muirhead, le cui caratteristiche sono: M = 352 con 100 linee per pollice (o 528 con 150 linee per pollice); D = 3,52 pollici; L = 10 pollici; dimensione massima dell'immagine 10,5 × 10 pollici (266 × 254 mm); la trasmissione può effettuarsi con modulazione d'ampiezza o di frequenza.

Facsimile. - Gli apparecchi per facsimile sono destinati alla trasmissione di scritti, disegni, ecc. senza mezze tinte, sicché, richiedendosi da essi una non elevata finezza, sono molto più semplici di quelli per telefoto, soprattutto per quanto concerne la ricezione. La riproduzione non avviene infatti su materiale fotografico ma su carta normale con impressione a inchiostro o su speciale carta elettrochimica.

Per esempio, nell'apparecchio Siemens-Hell KF 108 la riproduzione avviene mediante un particolare sistema stampante a inchiostro e pertanto è impiegata carta comune. In trasmissione è usato un sistema elettroottico, con cellula fotoelettrica, di tipo classico. Le immagini da trasmettere possono avere le dimensioni di un normale foglio di carta da lettere. Il movimento del cilindro è attuato da un motore sincronizzato sulla frequenza della rete stradale. La durata della trasmissione è di 304 minuti.

Nell'apparecchio ricevente Mufax costruito dalla Muirhead si usa invece una speciale carta elettrosensibile che si annerisce quando attraverso il suo spessore venga applicata una differenza di potenziale. La carta è a svolgimento continuo per mezzo di un motore sincrono. Il foglio scorre appoggiando la faccia inferiore ad una lama metallica posta ortogonalmente al senso del moto. Sulla faccia superiore del foglio, in corrispo1idenza della lama e con l'asse parallelo ad essa, ruota un albero che porta in rilievo un'elica metallica avente il passo uguale alla lunghezza della lama, per cui il punto di contatto del lembo di essa col foglio, spostandosi orizzontalmente, forma su questo una serie di linee parallele. La tensione è applicata tra la lama e l'elica e al passaggio della corrente, più o meno intensa, la superficie della carta viene scurita nel punto di contatto, in conformità del punto corrispondente dell'immagine trasmessa. Uno speciale tipo di apparecchio Mufax, costruito per la trasmissione di carte meteorologiche di grandi dimensioni (45,6 × 112 cm) trova larga applicazione nei servizî di assistenza al volo.

Un'interessante applicazione della fototelegrafia è la trasmissione dei clichés di interi giornali. Ciò è stato sperimentato con successo dall'inglese Guardian i cui clichés, pagina per pagina, vengono trasmessi da Manchester a Londra in poche decine di minuti e in questa città immediatamente utilizzati per la stampa secondo i procedimenti normali. Anche il giornale giapponese Asahi Shimbun viene trasmesso con lo stesso sistema da Tokyo a Sapporo superando, per mezzo di ponti radio, 500 miglia. Questa applicazione impone apparecchiature di estrema finezza e richiede la disponibilità di circuiti con banda di frequenza sufficientemente ampia. Vedi tav. f. t.