ANZANI, Francesco

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 3 (1961)

ANZANI, Francesco

Renato Carmignani

Nato ad Alzate (Como) l'11 nov. 1809, rimase presto orfano, e per cura dello zio Giuseppe, parroco del paese, fu posto prima nel seminario di Castello, sopra Lecco, poi, nel '26, nel collegio di Gorla, donde passò (biennio 1829-30) al liceo di Como.

A questi anni (nel '28 risulta assente dal collegio di Gorla per malattia) dovrebbe collocarsi la partecipazione dell'A. alla lotta greca per l'indipendenza, in cui sarebbe stato ferito: ne accenna genericamente in una lettera al fratello Giuseppe (da Montevideo, 17 giugno 1847)

Iscrittosi alla fine del '30 al corso di matematica dell'università di Pavia, non terminò il biennio. Lo si ritrova esule in Francia, dove sembra partecipasse al moto insurrezionale di Parigi del 5-6 giugno '32. Si trasferì poi nel Portogallo, e si arruolò sotto il nome di Ferrari tra i "Volontari di Oporto", contro don Miguel, meritandosi una medaglia.

Con la vittoria dei costituzionali, l'A. fu chiamato come ufficiale nel reggimento "Cazadores de Oporto", comandato da G. Borso Carminati. Si recò invece in Spagna, a fianco dei liberali di Maria Cristina contro i legittimisti di don Carlos. Arruolatosi come capitano nella Legione Straniera, sotto lo stesso Borso Carminati, fu ferito prima nello scontro di Chiva (Valenza), poi, più gravemente, in un successivo combattimento.

Nel 1838 l'A. rimpatriò per una missione politica, ma, sbarcato a Genova, fu arrestato dalla polizia sarda, che lo consegnò a quella austriaca; imprigionato dapprima a Milano, fu poi costretto a libertà vigilata in Alzate. Chiesto il passaporto per l'America, partì il 21 apr. 1839, e sbarcò in Brasile a Rio Grande do Sul. S'impiegò in una impresa commerciale, a San Gabriele; ma presto schieratosi coi Farappas contro l'imperatore del Brasile, si batté eroicamente al comando della fanteria di Juan Antonio. A San Gabriele si legò d'amicizia con Garibaldi; quando questi partì per la repubblica di Montevideo, lasciò il comando dell'esercito all'A., che lo tenne fino all'"accomodamento" della questione riograndese. Si riunì poi a Garibaldi, che si era schierato in difesa della libertà uruguaiana, e che durante l'assedio di Montevideo aveva costituita una Legione Italiana, affidandone il comando all'A., che accettò nel luglio 1843.

Da allora l'azione dell'A. si svolse nell'ambito garibaldino: scontro del 17 nov. 1843 presso le Tre Croci; del 28 marzo 1844 nei valloni del Cerro; presa di Colonia del Sacramento del 31 ag. '45; sbarco nell'isola di Martín García, del 5 settembre; difesa delle fortificazioni del Salto, dell'8 febbr. '46.

Le notizie delle imprese della Legione Italiana, diffuse dai giornali francesi e inglesi, ebbero risonanza: da Londra Mazzini si era fatto iniziatore di una pubblicazione su quelle azioni, che fu ristampata in Italia; ne parlò a Genova nell'ottavo Congresso degli scienziati il dott. Turchetti; a Firenze, C. Fenzi iniziò una pubblica sottoscrizione per offrire una spada d'onore a Giuseppe Garibaldi e una medaglia d'oro a Francesco Anzani.L'elezione di Pio IX suscitò gioia e speranze; il 12 ott. 1847 Garibaldi e l'A. inviarono al pontefice una lettera in cui offrivano di combattere per lui. Alle prime notizie di guerra, fu aperta a Montevideo, una sottoscrizione per noleggiare una nave per il rientro in patria dei legionari. L'A. che nel marzo, a causa di vecchie ferite, si era ammalato gravemente, partì coi compagni il 15 apr. 1848, su un brigantino ribattezzato "Speranza", arrivando a Nizza quasi morente. Portato a Genova il 28 giugno in casa del vecchio amico pittore G. Gallino, morì il 5 luglio 1848.

Fonti e Bibl.: Aforismi di F. A. scelti da G. Mazzini, in L'Italia del Popolo, Milano, 20 luglio 1848; M. Menghini, F. A. e alcune sue lettere inedite, in Riv. di Roma, XI(1907), pp. 386-393; E. B.[ettinotti], Documenti anzaniani, in Garibaldi e i Garibaldini, Como 21 ag. e 15 nov. 1910;E. Bettinotti, Documenti anzaniani, ibid. 27 mag. 1911; Documenti stor. intorno ad alcuni fatti d'arme degli Italiani in Montevideo..., a cura di C. Laugier De Bellecour, Livorno 1846; C.Vacani, Storia delle campagne... in Spagna, Firenze 1877; B. Mitre, Ricordi dell'assedio di Montevideo, Firenze 1888; E. Brambilla, F. A. eroe dei due mondi, in Garibaldi e i Garibaldini, Como, 5 mag. 1910; Francesco Anzani, in Pueblo, La Plata, 25 ag. 1910; A. Vigevano, Il "Fratello di guerra" di Garibaldi, in Riv. milit. Ital., LX,16 luglio1915, pp. 1342-1364; 16 agosto, pp.1554-1591; E. Feraboli, Il primo esilio di Garibaldi in America, in Rass. stor. del Risorgimento, XIX (1932), pp. 247-282; E. Michel, Esuli politici ital. in Portogallo, in Relazioni stor. fra l'Italia e il Portogallo ,Roma 1940, p. 451; A. V. Vecchi, La gratitudine italiana a G. Garibaldi nel 1846, in Riv. stor. del Risorgimento ital., I(1895-1896), pp. 321 ss.; S. E. Pereda, Los extranieros en la guerra grande,1904 (s. a. i.); R. Soriga, Note garibaldine, in Rass. stor. del Risorgimento, IV(1917), pp. 169-173; G. F., F. A. eroe dei due mondi, in Voce di Como, Como 24 giugno1948.

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