BOARETTI, Francesco

Enciclopedia Italiana (1930)

BOARETTI, Francesco

Antonio Zardo

Nacque ai Masi, nella provincia di Padova, nel 1748 e morì nel 1799 a Venezia. Entrato giovinetto nel seminario padovano vi rimase dopo aver compiuto gli studi ad insegnarvi filosofia.

Il B. tradusse dal greco cinque tragedie d'Euripide, Le Trachinie di Sofocle e l'Inno a Cerere, attribuito ad Omero; e dall'ebraico L'Ecclesiaste, il Libro della Sapienza e i Salmi. Fu molto apprezzata ai suoi giorni la parodia dialettale che, "con somma vaghezza e felicità", secondo il giudizio del Cesarotti, fece dell'Iliade in ottava rima, col titolo Omero in Lombardia, e stampò a Venezia in due volumi nel 1788. Tre anni prima era stato chiamato ad insegnar sacra eloquenza nelle scuole dei chierici allora istituite a Venezia e da lui inaugurate con un discorso latino: Oratio clero saeculari veneto. Scrisse inoltre Dottrina dei padri greci relativa alle circostanze della chiesa nel sec. XVIII, Venezia 1791 e Pensieri sulla trisezione dell'angolo, 1793, i quali ebbero fieri oppositori. Costretto, per la malferma salute, a lasciare la cattedra, gli fu dalla repubblica mantenuto lo stipendio, che, caduta quella, il nuovo governo gli confermò, onde egli scrisse alcune stanze sulla Libertà, eguaglianza, democrazia e virtù (Venezia 1797).

Bibl.: G. A. Moschini, Della letteratura veneziana, ecc., I, Venezia 1806, pp. 273-76; G. Vedova, Biografia degli scrittori padovani, Padova, I, p. 115 segg.; E. de Tipaldo, Biografie d'illustri italiani, V, Venezia 1837, p. 268.

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