Hutcheson ‹hḁ´čisn›, Francis. - Filosofo (Drumalig, Irlanda, 1694 - Glasgow1746), prof. di filosofia morale all'univ. di Glasgow (dal 1729). La filosofia di H., che è considerato il fondatore della cosiddetta scuola scozzese, poi rappresentata principalmente da Th. Reid, ha importanza specialmente come sistemazione delle dottrine etiche di A. A. C. Shaftesbury, di cui H. sviluppa sia l'idea generale della connessione dei valori etici con quelli estetici, sia la particolare concezione dell'attività morale come condizionata da uno speciale sentimento, il moral sense. Delle opere, raccolte in 5 volumi (1772), le più importanti sono: An inquiry into the original of our ideas of beauty and virtue (1725); Essay on the nature and conduct of the passions and affections (1728); Philosophiae moralis institutio compendiaria, ethices et jurisprudentiae naturalis elementa continens (1742); System of moral philosophy (2 voll., 1755), che influì sulla formazione di A. Smith.
Filosofo (Drumalig, Irlanda del Nord, 1694 - Glasgow 1746). Figlio di un pastore dissidente scozzese trasferitosi in Irlanda, ricevette la prima educazione in famiglia. Conseguito il dottorato presso l’univ. di Glasgow, a coronamento di studi di filosofia naturale, logica e teologia, tornò nel 1718 ...
Filosofo inglese, nato a Drumalig (Irlanda) l'8 agosto 1694, morto a Glasgow nel 1746. Dopo avere studiato dal 1710 al 1716 all'Università di Glasgow, si stabilì a Dublino: ma tornò nel 1729 a Glasgow come professore di filosofia morale in quell'università, e non se ne allontanò più.
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