FRANCONE da Colonia

Enciclopedia Italiana (1932)

FRANCONE da Colonia (Franco de Colonia; Franco Teutonicus)

Giusto Zampieri

Teorico musicale vissuto a Parigi nell'epoca in cui fioriva la scuola della chiesa della Beata Vergine (più tardi di Notre-Dame) e dei maestri Leonin e Perotin nel sec. XIII. Null'altro di preciso si conosce della sua vita; i suoi scritti sono stati talvolta attribuiti a un Francone (Franco Parisiensis), la cui biografia è parimenti sconosciuta, forse più anziano di lui, ma vissuto nella stessa epoca. Anche oggi non vi è certezza assoluta circa la personalità e le rispettive paternità delle opere dei due Franconi.

Il trattato di F. Compendium discantus appare opera di compilazione, se pur contenga una trattazione più evoluta della valutazione degli intervalli. Il trattato Ars cantus mensurabilis è stato considerato quale una delle più importanti opere teoriche dell'epoca detta dell'Ars antiqua, epoca in cui - in una prima fase - hanno avuto predominio le opere dei teorici musicali inglesi. L'opera si riallaccia, di fatti, determinatamente alle teoriche dell'inglese Giovanni di Garlandia il Vecchio, il quale dallo Studio di Oxford era appunto giunto a Parigi nei primi anni del sec. XIII. La trattazione franconiana ha, quale principale caratteristica, un maggior ordine e una migliore chiarezza per le regole della notazione. Le opere dei Franconi, verosimilmente da assegnarsi all'anno 1260 circa, hanno avuta la più notevole considerazione da parte dei teorici loro contemporanei e di quelli che vennero poi. Conseguentemente, in rapporto alla storia degli sviluppi della teoria musicale, tutto un periodo dell'Ars antiqua poté essere chiamato "periodo franconiano".

Di tutti e due i Franconi esistono anche talune composizioni musicali, nella Bibl. di Montpellier (Cod. H. 196). Tanto l'Ars quanto il Compendium, sono riprodotti da M. Gerbert, in Scriptores ecclesiastici, III e da E. de Coussemaker, ibid., I.

Bibl.: R. G. Kiesewetter, Über die Lebensperiode Francos ecc., in Allgemeine musikalische Zeitung, 1838, pp. 377, 393; H. Bellermann, Franco von Köln, in Allgemeine musik Zeitung, 1874; O. Koller, Versuch einer Rekonstruktion der Noten beispielen von Francos Ars C. M., in Vierteljahrsschrift für Musikwissenscghaft, VI (1890), p. 242 segg.; E. Kurth, Zur Ars Cantus mensurabilis von Fr. von F., in Kirchen-musikalisches Jahrbuch, Ratisbona 1908; H. Besseler, Die Motette von Franco von Köln bis Philipp von Vitry, in Archiv für Musikgesch., 1927.

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