Marc, Franz. - Pittore tedesco (Monaco 1880 - Verdun1916). I numerosi viaggi in Francia (1903, 1907, 1912), la sua amicizia con A. Macke, V. Kandinskij, R. Delaunay, la sua ammirazione per H. Rousseau (il Doganiere) e il suo interesse per l'arte popolare sono alla base della poetica espressa nell'almanacco Der Blaue Reiter, pubblicato con Kandinskij nel 1912, e della sua opera pittorica e grafica. La ricerca di una forma essenziale, di un colore espressivo usato liberamente, lo studio della vita innocente e primitiva degli animali (Cavalli rossi, 1910, Cincinnati, coll. privata; Il cavallo azzurro, 1911, Minneapolis, Walker Center; La tigre, 1912, Monaco, Städtische Galerie im Lenbachhaus; La torre dei cavalli azzurri, 1913, Berlino, Nationalgalerie) sono le componenti più evidenti della sua opera pittorica, che dopo il 1912 si espresse in tratti sempre meno figurativi (Tirolo, 1913-14, Monaco, Städtische Galerie im Lenbachhaus) fino alla ricerca di modi astratti nelle Forme spezzate, Forme serene, e nei disegni del taccuino di guerra (Feldskizzenbuch, 1915-16).
marc’ ‹marč› (o march; anche marsc’ o marsch), interiez. – Forma abbreviata per marcia in comandi militari, come avanti marc’; anche in usi estens., scherz., per lo più rivolgendosi a ragazzi.
marcire v. intr. [lat. marcēre] (io marcisco, tu marcisci, ecc.; aus. essere). – 1. a. Diventare marcio, detto di materia organica che si decompone: frutti che marciscono perché nessuno li mangia; cavoli, pomodori lasciati marcire sul terreno; strati...