Oppenheimer, Franz

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Economista e sociologo (Berlino 1864 - Los Angeles 1943), allievo di G. Schmoller e A. Wagner; prof. nell'univ. di Francoforte sul Meno (1919-28), fu costretto a emigrare dalle leggi razziali naziste. Socialista liberale, vide nella formazione della grande proprietà terriera l'origine dei rapporti di classe basati sul monopolio che dominano anche l'industria, e la base storica e permanente dello stato come "stato di classe". Nell'eliminazione della proprietà della terra scorgeva quindi il presupposto per l'instaurazione di un'economia di mercato fondata sul libero scambio del lavoro, e a tal fine elaborò (con limitate applicazioni pratiche) un programma di diffusione di "cooperative di colonizzazione" (Siedlungsgenossenschaften). Oltre all'opera principale System der Soziologie (4 voll., 1922-35), sono importanti: Grossgrundeigentum und soziale Frage (1898); Das Bevölkerungsgesetz des T. R. Malthus und der neueren Nationalökonomie (1901); Das Grundgesetz der marxschen Gesellschaftslehre (1903); Der Staat (1906); D. Ricardos Grundrententheorie (1909); Theorie der reinen und politischen Ökonomie (1910); Wert und Kapitalprofit (1916); Kapitalismus, Kommunismus, Wissenschaftlicher Sozialismus (1919); Der Arbeitslohn (1926); Weder so noch so. Der dritte Weg (1933).

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