Boemi, Fratelli

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Comunità religiosa sorta in Boemia nel 1462 con derivazione dalla Chiesa hussita, quando Pio II annullò i compactata con cui la Chiesa cattolica aveva riconosciuto la comunione sotto le due specie e la confisca dei beni ecclesiastici. Un piccolo gruppo di hussiti decise di rompere completamente con Roma ed elesse un proprio vescovo, dando così origine all’ Unione dei Fratelli boemi. Perseguitati dal re Giorgio di Podĕbrady, essi ebbero ampio respiro e possibilità di proselitismo sotto il regno dei Jagelloni, e con Luca di Praga e Lorenzo di Krasonice divennero una vera e propria Chiesa. Succeduti ai Jagelloni gli Asburgo, protettori del cattolicesimo (1526), nonostante le differenze dottrinarie i Fratelli b. si accostarono a Lutero e vennero così coinvolti nella lotta contro gli Asburgo che, dopo la Pace di Smalcalda, ne decretarono l’espulsione dalla Boemia (1548). Gli esuli si rifugiarono in Polonia, dove fondarono il terzo ramo dell’Unione, mentre il secondo, quello moravo, non ebbe a subire persecuzioni. Nel 1575 i Fratelli b. sottoscrissero con la Chiesa luterana un atto di 25 articoli, la Confessione b., per ottenere il loro riconoscimento legale accanto alla Chiesa cattolica. Sintesi delle tendenze riformiste in Boemia, la Confessione proclamava che la Sacra Scrittura ha in sé quanto l’uomo deve credere per arrivare alla Redenzione; e questa avviene per grazia di Dio, mediante la fede che però si manifesta nelle opere. L’atto entrò in vigore solo nel 1609, quando Rodolfo II concesse la libertà religiosa, e in tale occasione aderirono a esso anche gli hussiti, creando così, grazie all’opera di Václav Budovec, l’unità di tutte le Chiese riformate boeme. L’unione fu però effimera. Dopo la battaglia della Montagna Bianca (1620), i Fratelli b. furono espulsi anche dalla Moravia. Il ramo polacco continuò ancora con centro a Leszno resistendo a molte persecuzioni ed ebbe esponente principale Giovanni Amos Comenio, confondendosi poi di fatto con il calvinismo polacco. Si diffusero dapprima in Sassonia ma di lì molti emigrarono nell’America Settentrionale. Giuseppe II nel 1781 non consentì la libertà ai Fratelli b., che si affiliarono ai luterani o ai calvinisti.

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