Hebbel ‹hèbël›, Friedrich. -
VitaFiglio di un muratore, ebbe un'infanzia e un'adolescenza cariche di amarezze e di umiliazioni, ciò che contribuì a forgiare il suo carattere caparbio e violento e a sviluppare in lui un esasperato orgoglio di rivalsa. Trasferitosi ben presto ad
OpereCome uomo di teatro H. caratterizzò la propria tematica radicalizzandola nel segno di una visione tragica del mondo e della storia. In tal senso vanno viste le tragedie del periodo amburghese Judith (1839) e Genoveva (1841), che violentemente sconvolgono, verso un esasperato estremismo di situazioni, i soggetti tradizionali in esse ripresi e, dopo un primo volume di Gedichte (1842), prove di una lirica pensosa e preoccupata, il suo capolavoro del periodo iniziale, Maria Magdalene, tragedia borghese che non è più, come l'Emilia Galotti di Lessing ovvero la Luisa Millerin di Schiller, la risultanza del contrasto fra borghesia e aristocrazia, bensì l'esito tragico dell'urto interno alla stessa borghesia, imprigionata nei pregiudizi della sua ottusa moralità. Il periodo viennese è aperto da due commedie, Der Diamant (1847) e Der Rubin (1851), che sono scritti decisamente minori. In continuità col precedente volume di poesie pubblicava intanto Neue Gedichte (1848) e, sul solco della sua precedente produzione, Herodes und Mariamne (1849) e