FUJI-YAMA

Enciclopedia Italiana (1932)

FUJI-YAMA (pron.: Fugī-iama; detto anche Fuji-no-yama o Fuji-san; A. T., 101-102)

M. Mu.
H. S.-T.

La più alta montagna vulcanica del Giappone. Alta m. 3778 s. m., sorge nella parte centrale dello Honshü, a ovest di Tōkyō, non lungi da questa città. Forma un gran cono regolare, la cui base occupa un'area di 40 km. di diametro, costituito da rocce di andesite basaltica, isolato quasi dalle altre montagne, con un cratere del diametro di circa 600 m., profondo 220 m. È attualmente in quiete, ma nella letteratura giapponese è frequentissima l'allusione al fumo del Fuji, e in base a queste testimonianze può ritenersi ch'esso sia stato fisionomia costante del vulcano fino almeno al sec. XIV. La storia ricorda anche parecchie eruzioni, tre delle quali celebri: una nell'800 d. C.; una nell'864 e la più recente, che durò dal 16 dicembre 1707 al 22 gennaio 1708. Sui fianchi del vulcano si distinguono cinque zone di vegetazione, cioè, a cominciare dal basso: una zona erbosa coltivata; una zona arborea con alberi a fogliame caduco; una zona arborea sempre verde (conifere); la zona dei larici, e, per ultimo, la zona alpina sovrastata da una zona priva di vegetazione.

Il Fuji è il monte più celebre del Giappone, decantato dai poeti di tutte le epoche, motivo favorito e caro agli artisti di tutte le scuole. La sua vetta, bianca di neve anche nella stagione estiva, e il suo profilo offrono uno spettacolo del tutto suggestivo e pittoresco.

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