Fungo micorrizico

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)

fungo micorrizico

Paola Bonfante
Silvia Perotto

Fungo che vive in simbiosi con le radici di talune piante, svolgendo compiti essenziali per l’equilibrio degli ecosistemi. Le strutture formate dall’associazione di radici e funghi simbionti sono descritte come micorrize, diverse morfologicamente e per significato funzionale. I funghi micorrizici rappresentano un gruppo assai eterogeneo da un punto di vista evolutivo e sistematico, in quanto appartengono ai phyla dei Glomeromycota, Ascomycota e Basidiomycota. Nonostante questa impressionante diversità genetica, essi sono accomunati dal fatto di vivere in simbiosi con le radici di ca. il 90% delle piante presenti sulle terre emerse. Assistono le piante favorendone la nutrizione minerale (biofertilizzatori), difendendole da stress biotici e abiotici (bioprotettori) e ricevendone in cambio zuccheri. Estesi studi ecologici rivelano che a ogni tipo di comunità vegetale è spesso associata una tipologia micorrizica predominante. Nelle brughiere, terre dove il terreno è povero e il pH acido, i processi di mineralizzazione sono rallentati e predominano le Ericacee. I funghi presenti nelle radici filiformi di queste piante sono per lo più dei funghi ascomiceti avvolti a gomitolo dentro le cellule e in grado di demolire molecole complesse presenti nel suolo, trasferendone i componenti alla pianta (funghi endomicorrizici delle Ericacee). Nelle foreste di conifere o di latifoglie, dove il terreno presenta una lettiera ricca di foglie morte, con un pH acido e in cui è disponibile azoto sotto forma di ammonio (NH4+), predominano le ectomicorrize composte dai funghi ectomicorrizici, che formano un mantello attorno alle punte delle radici degli alberi forestali cambiandone la morfologia. Amanite, porcini, russule, lattari sono esempi di funghi ectomicorrizici (in prevalenza Basidiomiceti) che, durante una fase del loro ciclo vitale, realizzano strette connessioni con le radici delle piante ospiti, stabiliscono una rete di micelio nel suolo e formano i tipici corpi fruttiferi con gambo e cappello. Un’ampia varietà di funghi (sia Ascomiceti che Basidiomiceti) si trova poi nelle orchidee, a cui conferisce particolari capacità funzionali durante la germinazione o durante la vita adulta, soprattutto dove l’efficienza fotosintetica delle orchidee sia ridotta. Nelle zone coltivate, nelle praterie e nei deserti, e dovunque il fosforo rappresenti l’elemento limitante per la crescita delle piante, dominano i funghi micorrizici arbuscolari, Glomeromycota la cui origine si fa risalire a più di 450 milioni di anni fa. Essi posseggono dei trasportatori del fosfato ad alta efficienza, grazie al quale trasferiscono il nutriente alla pianta ospite. Il ruolo dei funghi simbionti nell’equilibrio dei sistemi è ormai ampiamente riconosciuto e per queste ragioni essi sono al centro dell’interesse nei programmi che propongono uno sviluppo sostenibile dell’agricoltura e della forestazione.

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