Plauziano ‹-zz-›, Gaio Fulvio (lat. C. Fulvius Plautianus). - Prefetto del pretorio (m. 205 d. C.) sotto Settimio Severo. Di origine africana, collaboratore nell'ascesa del suo conterraneo Settimio Severo, ebbe la prefettura del pretorio dal 197 (senza collega certamente dal 200, ma forse anche già dall'inizio, ad eccezione di un breve periodo di crisi nei rapporti con Severo tra la fine del 199 e gli inizî del 200), e assunse una posizione di preminenza alla corte, divenendo suocero di Caracalla, che ne sposò la figlia Plautilla. Fu in contrasto con Giulia Domna e, con le sue accuse presso il marito, la indusse nel 200 a ritirarsi dalla politica attiva; fu odiato dai figli di Severo, specialmente da Caracalla, il quale riuscì, in modo non ben chiaro ma con l'approvazione del padre, a farlo uccidere.
Politico romano (m. 205 d.C.). Di origine africana, collaboratore nell’ascesa del suo conterraneo Settimio Severo, ebbe la prefettura del pretorio dal 197; assunse una posizione di preminenza alla corte, divenendo suocero di Caracalla. Accusato da quest’ultimo di aver organizzato una congiura, fu fatto ...
(C. Fulvius Plautianus). - Prefetto del pretorio dell'imperatore romano Settimio Severo. Di origine africana, collaboratore nell'ascesa al trono del suo conterraneo Severo, nella lotta con Pescennio Nigro e Claudio Albino, giunse alla prefettura del pretorio circa il 197 d. C. e la tenne, a quanto sembra, ...
gàio agg. [dal provenz. gai, che è prob. dal got. *gaheis, cfr. ant. alto ted. gāhi]. – 1. a. Allegro, festevole; che esprime, negli atti, un’interiore letizia e serenità: un giovane gaio; umore, carattere gaio; una gaio compagnia; un vispo e gaio vecchietto;...
fulvo agg. [dal lat. fulvus]. – Del colore biondo rossiccio proprio della criniera del leone; si dice soprattutto dei capelli e della barba, o del pelame di alcuni animali: chioma a riflessi fulvo; Crin fulvo, emunte guance (Foscolo); una lanugine fulvo...