Gastrula

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fig.

Stadio dello sviluppo embrionale che attraversano gran parte dei Metazoi, successivamente a quello di blastula, e che consiste tipicamente in una piccola coppa, a parete bistratificata (ectoderma ed endoderma) che delimita una cavità, l’intestino primitivo (archenteron), che si apre all’esterno con la bocca primitiva o blastoporo (v. fig.).

Il processo che nello sviluppo embrionale dei Metazoi dà luogo allo stadio di g. è detto gastrulazione. Varia nelle modalità a seconda della quantità e concentrazione del tuorlo nell’uovo e consiste, per opera di processi di accrescimento e di differenziamento, nella separazione dei blastomeri della blastula in due strati epiteliali o foglietti embrionali, l’ectoderma e l’endoderma.

Si considera tipica la g. che si origina per invaginazione (o embolia), cioè con l’approfondirsi di una metà della blastula vescicolare dentro l’altra metà; ciò avviene nelle uova oloblastiche, poco voluminose con scarsa o nulla quantità di tuorlo, perciò a segmentazione totale uguale o lievemente ineguale (ricci di mare, anfiosso ecc.).

Nelle uova oloblastiche a segmentazione molto ineguale, il processo di gastrulazione si compie in massima parte per epibolia, cioè i micromeri, moltiplicandosi, ricoprono i macromeri che daranno origine all’endoderma (Ctenofori, Rotiferi ecc.; parte degli Anfibi e dei Ciclostomi).

I due processi di invaginazione ed epibolia possono coagire, come negli Anfibi, e in questo caso la gastrulazione è favorita dall’attività delle cellule di alcune regioni della blastula che tendono a spostarsi per vari movimenti di massa e a portarsi all’interno del germe. In altri casi la gastrulazione, e quindi la formazione dell’endoderma, si compie in modo diverso: per migrazione, delaminazione ecc.

Nelle uova con grande quantità di tuorlo (uova telolecitiche), come quelle dei Selaci, Teleostei, Rettili e Uccelli, per la segmentazione parziale che subisce l’uovo, si costituisce a un polo di esso un blastoderma (o discoblastula). In questo, negli Anamni, si produce per lo più, al margine caudale del disco, un’invaginazione dello strato superficiale del blastoderma che, inflettendosi nello spazio che lo separa dal tuorlo, forma l’intestino primitivo; negli Amnioti, invece, un tipico stadio di g. non esiste e il differenziamento dei foglietti, in particolare del mesoderma, avviene in corrispondenza di quella precoce formazione (linea primitiva) che compare nella metà posteriore del blastoderma, nella direzione secondo la quale si svilupperà l’embrione.

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