Groote, Geert

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Mistico (Deventer 1340 - ivi 1384). Studiò in varie università acquistando fama di grande cultura; in seguito a una conversione mistica (secondo alcuni nel 1370; secondo i più nel 1373-74), sotto l'influsso del certosino Hendrik van Calcar, si ritirò in una certosa presso Arnhem. Promosse e propagò il movimento spirituale della devotio moderna, e, ordinato diacono (1377), predicò contro il clero simoniaco e concubinario (sermone contro i "focaristi"); ma per le proteste degli ordini mendicanti, il permesso di predicare gli fu ritirato (1383), non avendo egli il sacerdozio; morì, prima di conseguirlo, per un male contratto per contagio mentre assisteva un discepolo. Ammiratore di G. Ruysbroek, ne tradusse in latino le Nozze spirituali; secondo alcuni, un suo diario avrebbe costituito il nucleo dei primi libri della Imitazione di Cristo. Alla sua ispirazione si deve ricondurre il movimento dei Fratelli della vita comune fondato nel 1381.

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