GHIANDAIA

Enciclopedia Italiana (1932)

GHIANDAIA (lat. scient. Garrulus gl. glandarius (L.); fr. geai ordinaire; sp. grajo; ted. Eichelhäher; ingl. jay)

Ettore Arrigoni degli Oddi

Uccello di mediocre statura dell'ordine Passeres, famiglia Corvidae, riconoscibile a prima vista per un ciuffo ben distinto sulla testa, bianco-grigio striato di nero, e per uno spazio a tre colori sull'ala, nero, bianco e blu. L'ala è lunga 172-190 mm. Uccello esclusivamente di bosco, vive a coppie, fabbrica un nido aperto a tazza sugli alberi, depone uova macchiate; si ciba di frutta, piselli, nidiacei e uova di uccelletti, ed è assai dannoso agli orti e alla selvaggina; le carni non sono buone a mangiarsi. In Italia stazionario, anche erratico, nidifica; una forma affine (latino scient. Garrulus gl. Ichnusae Kleinschm.), vive in Sardegna-Corsica.