Savòldo, Gian Girolamo. - Pittore (n. Brescia tra il 1480 e il 1485 - m. forse a Venezia dopo il 1548). Sono scarse le notizie sulla formazione di S., che almeno dal 1520 è attivo in Veneto. La sua personalità si situa nel contesto culturale lombardo-veneto, tra la tradizione bresciana di V. Foppa e del Moretto e la pittura veneziana (Tiziano, Giorgione, L. Lotto), non senza un'attenzione per le novità nordiche e la corrente leonardesca. Tra le prime opere, Il profeta Elia (Washington, National gallery of art) e i SS. eremiti Antonio e Paolo (Venezia, gallerie dell'Accademia), databili al 1515-20. Nelle opere della maturità l'uso della luce come mezzo di osservazione della realtà e di costruzione della forma si unisce ai caratteristici effetti di luminosità serica e argentata, come nel Tobiolo e l'angelo (Roma, Galleria Borghese), nelle varie versioni della Maddalena (Londra, National Gallery; Firenze, Galleria palatina; Berlino, Gemäldegalerie), nel S. Girolamo (Londra, National Gallery) fino al contrastato luminismo del S. Matteo e l'angelo (New York, Metropolitan museum of art), che si evolve nell'ultima fase verso più morbidi e naturalistici passaggi di tono (Uomo con flauto, New York, coll. P. J. Sharp).
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 91 (2018)
Non è nota la data di nascita del pittore, che in un atto del 1508 (citato più avanti) si dichiara figlio di un Jacopo, a sua volta figlio di un Piero «de Savoldis de Brescia». Nulla si sa invece della madre. L’origine bresciana trova conferma non solo nelle carte d’archivio e nelle fonti, ma anche ...
Pittore, nato a Brescia circa il 1480, immatricolato pittore a Firenze nel 1508, nel 1521 finì a Treviso la pala di San Nicolò cominciata da Fra Marco Pensaben, nel 1527 datò la Natività di Hampton Court, nel 1533 la pala di S. Maria in Organo a Verona. Nel 1548 Pietro Aretino ne parla come d'uomo decrepito.
Sempre ...
giano s. m. [dal nome della divinità romana, lat. Ianus, che nel tipo iconografico è raffigurato bifronte]. – Nel linguaggio medico, nome con cui sono talora indicati i due individui che costituiscono l’anomalia fetale doppia detta cefalotoracopago, quando...