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SPANZOTTI, Gian Martino

di Giulio Carlo Argan - Enciclopedia Italiana (1936)
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SPANZOTTI, Gian Martino

Giulio Carlo Argan

SPANZOTTI, Gian Martino.- Pittore. Probabilmente di Casale Monferrato, è menzionato per la prima volta in un documento del 1480. Nel 1481 lo S. si trova a Vercelli, dove rimase almeno fino al 1498 e dove ebbe tra i suoi scolari, nel 1491, il Sodoma. Nel 1502 era a Chivasso; nel 1513 chiese ed ottenne la cittadinanza torinese; morì probabilmente nel 1528.

L'attività di questo pittore, che ebbe un'azione importantissima sullo svolgimento della pittura piemontese del Rinascimento, si è potuta ricomporre, specie per opera del Baudi di Vesme, intorno a una Madonna in trono, firmata, parte centrale di un trittico, ora quasi completamente ricomposto nella Pinacoteca di Torino. A questo primo periodo dell'arte dello S. si possono riconnettere altre opere, quali una Madonna della R. Accademia Albertina di Torino, una Natività nella chiesa di S. Domenico a Trino Vercellese, l'Adorazione dei Magi, dono di B. Berenson alla Pinacoteca di Torino, ecc. L'arte dello S., nel periodo vercellese, riflette, attenuata, la serrata compattezza del Foppa; ma, presto, a questa influenza lombarda si aggiungono influenze dell'arte dell'Italia centrale. Di questo periodo è l'affresco nella chiesa di S. Domenico, a Torino.

In epoca successiva, ma tuttavia anteriore al 1520, lo S. eseguì una serie di affreschi nella chiesa di S. Bernardino a Ivrea.

Non ancora del tutto definita è l'ultima fase dell'attività artistica dello S.: in questo periodo si afferma nella sua arte un accento nordico, franco-fiammingo, che coincide con quello ehe si ritrova nella prima fase dell'attività pittorica di Defendente Ferrari, che fu allievo dello S. a Chivasso. Si attribuiscono a questo periodo dell'arte spanzottiana la Madonna con il Bambino e S. Anna e la Disputa coi Dottori nel museo civico di Torino, una Pietà e una Nascita del Battista, che recano ancora, al Louvre, il nome di Simon de Chalons e altre opere. L'arte dello S. avrà ulteriore sviluppo nell'opera degli allievi (Gerolamo Giovenone, Defendente Ferrari ed Eusebio Ferrari) e lascerà qualche traccia in quella dei due maggiori discepoli presto deviati verso altri ideali artistici: il Sodoma e Gaudenzio Ferrari.

Bibl.: L. Motta Ciaccio, M. S., in L'Arte, VII (1904), pp. 441-50; P. Toesca, Torino, Bergamo 1911; S. Weber, Piemontesische Malerschule, Strasburgo 1911; A. Baudi di Vesme, G. M. S. (raccoglie i saggi del Baudi di Vesme sullo S. dal 1899 in poi), in Atti della Società piemontese di storia patria, 1918; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, VII, iv, Milano 1915, p. 1110; A. M. Brizio, Defendente Ferrari da Chivasso, in L'Arte, XXVII (1924), p. 221; B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance, Oxford 1932.

Vedi anche
Defendente Ferrari Pittore (n. Chivasso), attivo tra il 1511 e il 1535. Scolaro di Gian Martino Spanzotti, operò specialmente a Chivasso e nel Piemonte; è ricordato in un documento relativo alla allogazione del polittico di S. Antonio di Ranverso (1530). La sua arte, attraverso lo Spanzotti, accoglie elementi lombardo-foppeschi, ... Giovanni Antonio Bazzi detto il Sòdoma Sòdoma, Giovanni Antonio Bazzi detto il. - Pittore (Vercelli 1477 - Siena 1549). Allievo a Vercelli di G. M. Spanzotti (dal 1490), fu a Milano, dove conobbe i pittori lombardi leonardeschi, e quindi a Siena. La prima commissione senese furono gli affreschi del monastero di S. Anna in Camprena (1503-04), ... Girolamo Giovenóne Giovenóne, Girolamo. - Pittore (forse Novara 1490 circa - Vercelli 1555). Capostipite di una famiglia di artisti attivi a Vercelli, guardò inizialmente ai modi di Defendente Ferrari (Adorazione dei Magi, Vercelli, arcivescovado) per poi accostarsi alle soluzioni di Gaudenzio Ferrari (Madonna tra Santi ... Gaudenzio Ferrari Pittore (Valduggia 1480 circa - Milano 1546); a Milano fu, secondo G. P. Lomazzo, presso Stefano Scotto; ma fin dalle tavolette della pinacoteca di Torino (Padre Eterno e scene della vita dei santi Anna e Gioacchino) il Ferrari, Gaudenzio appare dominato dall'arte del Bramantino, che egli traduce in ...
Altri risultati per SPANZOTTI, Gian Martino
  • SPANZOTTI, Giovanni Martino, detto Giovanni Martino de Campanigo
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 93 (2018)
    SPANZOTTI, Giovanni Martino detto Giovanni Martino de Campanigo Edoardo Villata – Nacque nel sesto decennio del XV secolo verosimilmente a Varese, dove il padre, Pietro, è documentato come pittore nel 1457 (Dallaj, 1998a; Id., 1998b; Romano, 2001). Il nome della madre era Orsolina. Egli apparteneva ...
  • Spanzòtti, Giovanni Martino
    Enciclopedia on line
    Pittore (n. 1450 circa - m. forse Chivasso tra il 1525 e il 1528), attivo in Piemonte. La sua opera, non ancora sufficientemente studiata, inizialmente risentì di F. del Cossa e Piero della Francesca, con influssi provenzali e francesi (Madonna e santi, Torino, Galleria Sabauda). Nella maturità si avvicinò ...
Vocabolario
Martino
Martino – Nome proprio d’uomo, anticamente usato per indicare in modo generico una persona di sesso maschile (cfr. nell’uso mod. Caio, Tizio, Sempronio), così come si usava Berta per indicare genericamente una persona di sesso femminile:...
martino²
martino2 martino2 s. m. [dal nome di s. Martino (di Tours), considerato il protettore dei mariti], region. – Marito tradito.
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