Battistèlli, Giorgio

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Compositore italiano (n. Albano Laziale, Roma, 1953). Negli anni Settanta allievo di K. Stockhausen e M. Kagel e di J.-P. Drouet e G. Sylvestre. Nel 1974 ha partecipato alla fondazione del Gruppo di ricerca e sperimentazione musicale Edgard Varèse e del Gruppo strumentale beat 72 di Roma. Direttore artistico dell'Accademia filarmonica romana (dal 2004) e del Festival internazionale di musica contemporanea di Venezia (dal 2004), si è affermato come uno dei più interessanti compositori della sua generazione con un originale concertoExperimentum mundi (1981). Agli anni Novanta risalgono alcuni lavori nei quali la componente teatrale scaturisce da libere associazioni con capolavori cinematografici e letterari: dal cinema di P.P. Pasolini per Teorema (1992) a quello di F. Fellini per Prova d'orchestra (1995). Ha composto anche musica elettronica; ha collaborato, nel teatro, con i registi R. Carsen, M. Lansdale, G. Lavaudant, L. Ronconi e i gruppi Studio azzurro e La fura dels baus. Lo sperimentalismo degli anni Sessanta risulta superato da una visione che contempla riferimenti tangenziali al melodramma italiano e allo slancio radicale delle avanguardie artistiche. La ricerca, attraverso la musica, di forme di narratività anticonvenzionale si manifesta anche nelle opere strumentali, costruite attraverso il contrapporsi di situazioni 'teatrali', spesso delineate attraverso minimi parametri musicali (ritmo, intervalli, timbri strumentali), come in Chanson de geste (1990) e Begleitmusik zu einer Dichtspielszene (1994). Per il teatro musicale si ricordano ancora: The Cenci (1997); La scoperta della lentezza (1997); Auf den Marmorklippen (2002); The Embalmer (2002); Riccardo III (2005); Parthenope (2006); The fashion (2008); Divorzio all'italiana (2008); Coro di morti (2011); CO2 (2015); Le figlie di Lot (2017); 7 minuti (2019); Julius Caesar (2021); Le baruffe (2022). In campo strumentale: Orazi e Curiazi (1996); Meandri (2004); After thought (2005); Après Josquin (2006); Lettera a Francis Bacon (2007). Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2020), nel 2022 è stato insignito del Leone d'oro della Biennale Musica.

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