AMBROSETTI, Giov. Battista

Enciclopedia Italiana (1929)

AMBROSETTI, Giov. Battista

Guido Valeriano Callegari

Di famiglia italiana, questo insigne etnografo nacque a Gualeguay (Entre Rios) il 22 agosto 1865, morì il 28 maggio 1917 a Buenos Aires. Nella sua gioventù, da impiegato di prefettura a Paraná passò ben presto allo studio delle scienze, e si ricorda il dono ch'egli fece di una piccola raccolta di zoologia e di etnografìa al museo fondato a Paraná nel 1881 dal professore Pietro Scalabrini. Nominato geologo nel museo stesso, partecipò nel 1885 a un'esplorazione nel Gran Chaco, sotto la guida del capitano Antonio A. Romero; viaggio che fu seguito da parecchi altri, specialmente nel territorio di Misiones, nei quali studiò gl'indigeni (Cainguá e cimiteri guarani), come aveva nel 1893 studiato gl'indigeni della Pampa centrale. A queste seguirono altre spedizioni a Salta, Tucumán, Catamarca ove fece ottime ricerche archeologiche, fra cui quella delle rovine della grande città precolombiana di Quilmes. Le collezioni arricchirono il suo museo, che nel 1901 fu incorporato al Museo de Historia natural di Buenos Aires.

Dal 1897 la sua proficua attività fu rivolta alla soluzione del problema calchaco o meglio dei Diaghiti, del quale, si può dire, fu il primo e più entusiasta studioso. Nel 1906, nominato direttore del Museo de Etnografia di Buenos Aires, continuò gli scavi, specialmente a Pampa grande, a La Paya e a Pucara de Tilcara. Si può affermare sia stato il fondatore del detto Museo, uno dei più ricchi d'America, non solo di suppellettile archeologica argentina (23.000 oggetti, alla sua morte), ma ancora di altre regioni americane e delle altre parti del mondo. Ammirabile la collezione osteologica dell'Argentina.

Bibl.: La ricca bibliografia delle sue opere fu pubblicata da Erik Boman nella sua necrologia in Journal de la Société des Américanistes de Paris, n. s., XII (1920), pp. 229-231.

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