ALBERTI, Giovanni

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)

ALBERTI, Giovanni

Armando Sapori

Nacque a Firenze il 17 luglio 1540 da Daniello. Educato alla carriera ecclesiastica dallo zio materno Onofrio Bartolini Salimbeni, arcivescovo cli Pisa, ricevette da questi un canonicato, nel 1556,quando era ancora adolescente. Venne poi introdotto dallo zio arcivescovo alla corte del granduca Cosimo I de' Medici per fare pratica di questioni diplomatiche. In questa attività dimostrò attitudini notevoli tanto da essere inviato nel 1573, come Oratore residente, alla corte dell'imperatore Massimiliano Il. Richiamato a Firenze dopo la morte di Cosimo I (1574), riottenne nel 1577, dal successore granduca Francesco I, l'ambascena a Vienna presso il nuovo imperatore Rodolfo Il. In tale incarico rimase fino al 1583, quando fu eletto arcivescovo di Pisa.

Tornato da Vienna per questo motivo, l'A. dovette fronteggiare l'accusa di simonia che gli veniva mossa nell'ambiente pisano, specialmente da parte del clero che si riferiva, soprattutto, alla sua attività giovanile presso il Bartolini. L'A. riuscì, anche per l'appoggio datogli dal granduca, a scagionarsi delle colpe attnibuitegli; ma rinunciò all'arcivescovato di Pisa.

Nel 1585 fu inviato in qualità di oratore toscano presso il nuovo pontefice Sisto V e nello stesso anno, il 15 luglio, ottenne la nomina a vescovo di Cortona. Sisto V apprezzò l'opera di mediazione dell'A. nei riguardi dell'ambasciatore francese, m occasione del contrasto verificatosi tra il pontefice e il re di Francia Enrico III, a proposito della nomina di un nuovo nunzio apostolico a Parigi, Fabio Mirto Frangipane, non gradito ai Francesi per la sua notonia avversione ad ogni compromesso con i calvinisti. Anche perciò, forse, il pontefice gratificò l'A. della carica onorifica di Collaterale in Campidoglio. Nel 1588 l'A. veniva sostituito nel suo ufficio di oratore toscano a Roma e tornava alla sua sede vescovile di Cortona.

Fu creato, da Clemente VIII, suo parente, governatore di Fermo nel 1592, di Ancona nel 1594, ed infine di Camerino nel 1595. Morì il 2 Ott. 1596 e fu sepolto nella cattedrale di Cortona.

Fonti e Bibl.: Négociations diplomatiques de la France avec la Toscane, a cura di A. Desjardins, V, Paris 1875, pp. 12-24; F. Ughelli-N. Coleti, Italia sacra, I, Venetiis 1717, coll. 630-631; L. Passerini, Gli Alberti di Firenze. Genealogia, storia e documenti, I, Firenze 1869, pp. 221-222 G. van Gulik-C. Eubel, Hierarchia catholica..., III, Monasterii 1923, p. 179; L. v. Pastor, Storia dei Papi, X, Roma 1928, p. 208; G. Mazzatinti, Inventari dei manoscritti delle Bibì. d'Italia, XX, p. 91.

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