ADRIANI, Giovanni Battista

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)

ADRIANI, Giovanni Battista

Armando Petrucci

Nacque a Cherasco l'11 apr. 1823; entrato nel 1838 a far parte dell'Ordine dei somaschi, si diede giovanissimo allo studio della storia e della geografia; professore di queste materie nel collegio militare di Racconigi dal 1846, vi ebbe anche la carica di vicerettore e direttore degli studi, rimanendovi fino al 1853. Nel frattempo la sua fama di studioso s'era diffusa nel Piemonte: socio dal 1851della Deputazione di storia patria, l'anno seguente ricevette dal governo l'incarico di ricercare negli archivi della Francia meridionale documenti interessanti la storia del Piemonte. Collaborò quindi attivamente all'edizione dei primi due volumi di Chartae nei Monumenta Historiae Patriae (I, Augustae Taurinorum 1836; II, ibid. 1853). Rettore nel 1861-62 del Collegio dei somaschi di Casale, si ritirò poi a Cherasco per dedicarsi in piena libertà ai suoi studi. Il 18 febbr. 1898 legò le sue collezioni private, comprendenti un ricco museo, una biblioteca e un archivio con più di settecento pergamene e seicento cartelle di documenti, al comune di Cherasco, che istituì con esse un Museo civico intitolato al nome dell'Adriani.

L'A. più che storico fu ricercatore ed editore di documenti; il suo interesse fu volto prevalentemente al Medioevo, in particolare a quello piemontese. La sua erudizione è appesantita dall'impostazione antiquata, di tipo settecentesco, e dall'eloquio retorico ed ampolloso.

Morì a Cherasco il 16 maggio 1905.

La prima opera importante dell'A. fu il saggio Degli antichi signori di Sarmatorio, Manzano e Monfalcone, edito a Torino nel 1853, ed ancora oggi utilissimo. Fra il 1856 e il 1858 pubblicò due grandi raccolte di documenti estratti dall'archivio della famiglia Ferrero-Ponziglione, le Memorie della vita e dei tempi di monsignor Gio. Secondo Ferrero-Ponziglione, Torino 1856, ove a una lunga e minuta introduzione seguono centonovantatrè lettere e documenti e ventitrè iscrizioni, con due indici e tavole genealogiche, e i Monumenti storico-diplomatici degli archivi Ferrero-Ponziglione e di altre nobili case subalpine..., Torino 1858, in cui vengono pubblicati, con ricchissime note, precisi regesti e accuratissimi indici, ben trecentosessantasei documenti dal 1199 al 1803. Ma l'opera di maggior rilievo dell'A, fu l'edizione degli statuti di Vercelli pubblicati nel 1876 (Statuta Communis Vercellarum ab anno MCCXLI, in Monumenta Historiae Patriae, XVI, 2, Augustae Taurinorum 1876, pp. I-LXXIII, 1088-1584), in cui l'introduzione è un'ampia e minuziosa storia di Vercelli dall'epoca romana al sec. XIII, mentre l'edizione degli statuti, con una ricca appendice documentaria, èillustrata da abbondantissime note.

Oltre alle opere citate, l'A. scrisse: Lettere e monete inedite del sec. XVI dei Ferrero-Fieschi di Lavagna e di Masserano, Torino 1851; Della vita e delle opere del p. Fr. Voersio primo storico di Cherasco, Torino 1855; Indice analitico e cronologico di documenti per la storia di Cherasco dal sec. X al XVII, Torino 1857; Notizie storiche dei nobili calderari del sec. XV, Torino 1857; Diario del congresso e della pace di Cherasco del 1630-31, Torino 1863; Le guerre e la dominazione dei Francesi in Piemonte nel 1536-1559, Torino 1867; Beati Oglerii de Tidino opera quae supersunt, Augustae Taurinorum 1872.

Bibl.: L. Tettoni, Il prof. comm. G. B. A., Torino 1872; A. Manno, L'opera cinquantenaria della R. Deput. di storia patria di Torino, I, Torino 1884, pp. 128-130; F. Gabotto, Necrologio, in Bollett. stor. bibliogr. subalpino, X (1906), pp. 345 ss.; A. Petitti di Roreto, Vercelli nel Museo civico G. B. A. di Cherasco, ibid., XXVII (1925), pp.157-159, 165-167; L. C. Bollea, Il Museo Civico Adriani di Cherasco..., ibid., XXXIV (1932), pp.99-103; G. Bernacco, Storia di Cherasco, Cherasco 1939, p. 36.

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