SOMIS, Giovanni Battista

Enciclopedia Italiana (1936)

SOMIS, Giovanni Battista

Michelangelo Abbadò

Violinista e compositore, nato Torino il 25 dicembre 1686, ivi morto il 14 o 15 agosto 1763; appartenne a famiglia di musicisti. Iniziati gli studî con suo padre Francesco Lorenzo, a soli nove anni entrò a far parte della cappella reale di Vittorio Amedeo II, che nel 1703 gli procurò i mezzi per perfezionarsi a Roma sotto la guida di Arcangelo Corelli, di cui divenne uno dei più reputati allievi. Non è invece assodato ch'egli abbia studiato la composizione col Vivaldi a Venezia. Tornato nel 1707 a Torino, ebbe il posto di violino solista e di maestro di cappella a corte, e vi rimase, tranne brevi assenze, fino a tarda età.

I contemporanei del S. sono concordi nel lodarne la straordinaria ampiezza dell'arcata, la brillante ricchezza dei colpi d'arco e l'elegante grazia delle interpretazioni. Ma la sua fama perdura soprattutto per la sua opera di maestro. Dando vita in Piemonte a una scuola che acquistò presto rinomanza anche oltralpe, egli diffuse i principî corelliani, che il suo migliore allievo, il Pugnani, doveva poi a sua volta trasmettere al Viotti, fondatore della moderna scuola francese. Da un elenco manoscritto il numero delle composizioni del S. appare imponente. Non ci rimangono però che le Sonate a violino e violoncello o cembalo op. 1 e 2 (Roma 1722, Torino 1723), le 6 Sonate a tre o sieno Trattenimenti per Camera op. 5 (Parigi 1733), le 24 Sonate a violino solo op. 4 e 6, e 2 Concerti per violino, manoscritti, conservati a Dresda.

Alcune delle suddette opere sono attribuite anche a un fratello di Giovanni Battista, Lorenzo Giovanni detto "Ardy", pure violinista, nato a Torino e ivi morto il 29 novembre 1775, secondo violino nella cappella reale della citta nativa e che ha lasciato 8 Sonate da camera a violino solo e violoncello o cimbalo op. 2 (Parigi senza anno), e 6 Sonate a tre op. 3 (1725). In edizione moderna G. Jensen ha pubblicato un suo Adagio e Allegro, e A. Moffat una Sonata in sol.

Bibl.: G. Fino, Un grande violinista torinese e una famiglia di violinisti, G. B. S., in Il Momento, Torino 25-26 ottobre 1927; N. J. von Wasielewki, Die Violine und ihre Meister, Lipsia 1910, p. 97; L. de la Laurencie, L'école française de violon de Lully à Viotti, Parigi 1922-24; A. Moser, Geschichte des Violinspiels, Berlino 1923, p. 242; M. Pincherle, Les violonistes, Parigi 1924, p. 58; A. Pougin, Le violon, ivi 1924, p. 90.