Berchet, Giovanni. - Poeta (Milano1783 - Torino1851); una delle personalità più significative del Romanticismo italiano per le problematiche letteraria e umana che nella sua opera si intrecciano con esemplare costanza; fu tra i collaboratori del Conciliatore; dopo l'arresto di F. Confalonieri, fu (1821-48) esule a Londra e in Belgio; fece quindi parte del governo provvisorio di Milano e per breve tempo fu deputato. La sua non originale ma brillante Lettera semiseria di Grisostomo (1816) fu il clamoroso manifesto della rivoluzione romantica in Italia. Nell'opera poetica (I profughi di Parga, 1819-20; Romanze, 1822-24; Fantasie, 1829) si attua la decisa esigenza di una poesia realistico-popolare, postulato fondamentale del Romanticismo, pur venendo essa spesso in contrasto con la tendenza aulica e non realistica propria della tradizione italiana. L'opera, di cui non è da esagerare il valore poetico, ebbe, clandestinamente diffusa, grandissima risonanza tra i contemporanei, che ne furono educati a quelle idealità civili, alle quali il B. stesso ebbe coscienza di dover/">dover subordinare le sue esigenze propriamente estetiche. Notevole l'attività del B. come traduttore, specie dal Romancero spagnolo.
Poeta, letterato, traduttore, patriota e politico (Milano 1783 - Torino 1851). Il suo testo più noto, Sul «Cacciatore feroce» e sulla «Eleonora» di Goffredo Augusto Bürger. Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliuolo, contiene un significativo accenno ai Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio ...
(VI, p. 690). - A Londra, il BERCHET, Giovanni fu impiegato - con molta libertà - presso la ditta Olivieri, che negoziava in seta. Le Romanze spagnuole furono pubblicate nel 1837 (non: 1857). In Italia il BERCHET, Giovanni ritornò sul finire del 1845 o al principio del 1846: nell'aprile di quest'anno ...
Nato a Milano il 23 dicembre 1783 di modesta famiglia oriunda della Svizzera francese, seguì da giovane la carriera dei pubblici impieghi, ma si diede ben presto anche alla letteratura. Allievo del Parini, amico del Monti e del Foscolo, li imitò nei suoi primi componimenti che furono satire e sermoni ...
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento poetico, di varia...