GIOVANNI di Troppau (o di Opava)

Enciclopedia dell' Arte Medievale (1995)

GIOVANNI di Troppau (o di Opava)

G. Schmidt

Miniatore conosciuto solo attraverso il monumentale colofone, di un'intera pagina, dell'Evangeliario dei duchi d'Austria (v. Asburgo), datato 1368 (Vienna, Öst. Nat. Bibl., 1182). Secondo tale testo, G. fu non solo calligrafo e miniatore ma anche canonico in Brno (Moravia) e parroco di Lanškroun (Boemia); egli potrebbe anche essere identificato con lo scriba e miniatore di nome Giovanni che Giovanni di Neumarkt, capo della cancelleria praghese dell'imperatore Carlo IV (1316-1378), cita in alcune sue lettere (Piur, 1937, pp. 176-177, 192ss.).G. appartenne certamente alla cerchia dei 'miniatori di Giovanni di Neumarkt', come testimonia lo stile delle sue miniature, dove gli influssi italiani si fondono - in modo assai peculiare - con la tradizione praghese dei tardi anni cinquanta del 14° secolo. Il citato Evangeliario rappresenta l'unica sua opera a tutt'oggi conservata; crisografato tutto di suo pugno, fu anche miniato da G. in varie parti; nella decorazione, infatti, accanto alla sua mano, se ne individuano altre due, sempre appartenenti, comunque, a miniatori della cerchia di Giovanni di Neumarkt. Evidentemente per desiderio del committente, il duca Alberto III d'Austria, l'apparato decorativo del manoscritto denuncia tratti volutamente arcaicizzanti che rimandano ai preziosi evangeliari di epoca altomedievale. Di tale desiderio, motivato da intenti sia ideologici sia politici, G. si dimostrò ingegnoso interprete (Schmidt, 1967). Bibl.: Fonti. - P. Piur, Briefe Johanns von Neumarkt (Vom Mittelalter zur Reformation, 8), Berlin 1937.Letteratura critica. - E. Trenkler, Das Evangeliar des Johannes von Troppau, Klagenfurt-Wien 1948; G. Schmidt, Johann von Troppau und die vorromanische Buchmalerei. Vom ideellen Wert altertümlicher Formen in der Kunst des vierzehnten Jahrhunderts, in Studien zur Buchmalerei und Goldschmiedekunst des Mittelalters. Festschrift für Karl Hermann Usener zum 60. Geburtstag, Marburg a.d. L. 1967, pp. 275-292.