SERODINE, Giovanni

Enciclopedia Italiana (1936)

SERODINE, Giovanni

Vittorio Moschini

Pittore, nato verso il 1594 in Ascona presso Locarno, morto a Roma verso il 1630. Recatosi a Roma giovanissimo ivi operò nella cerchia del Caravaggio, eseguendo alcune pale d'altare delle quali si conservano soltanto quelle raffiguranti S. Lorenzo che spartisce ai poveri i tesori della chiesa e la cattura di S. Lorenzo, eseguite ambedue per la basilica di S. Lorenzo fuori le mura, ma trasferita la prima nel 1863 all'abbazia di Valvisciolo presso Sermoneta. Tali opere ci permettono di considerare il S. tra i caravaggeschi più vigorosi e originali, con felici anticipazioni dei più aperti sviluppi dell'arte loro. Si distinse per un gustoso senso del tocco, per un luminismo libero e mosso, con note intense di colore. Come G. Baglione attesta, il S. fu anche scultore, ma nulla si conosce di tale sua attività.

Bibl.: G. Baglione, Le vite de' pittori, ecc., Roma 1642, p. 311 seg.; R. Papini, Di G. S. pittore, in Dedalo, IV (1923-24), p. 121 seg.; O. Benesch, Ein Bid von G. S., in Belvedere, V (1924), p. 43; H. Voss, Die Malerei des Barock in Rom, Berlino s. a. (1925); G. Fiocco, A masterpiece by G. S., in The Burlington Mag., LV (1929), p. 190 seg.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata

TAG

Abbazia di valvisciolo

Caravaggio

Sermoneta

Berlino

Locarno