Vitelléschi, Giovanni (noto come il Patriarca di Alessandria). - Cardinale (m. Roma1440). Entrato al servizio del papa, divenne protonotario, vescovo di Recanati e Macerata (1431), commissario dell'esercito della Chiesa nella Campagna. Combatté con energia i principi locali, fece decapitare Giacomo di Vico (1435), prese e distrusse Palestrina (1437). Gli fu allora elevata una statua equestre in Campidoglio e da Eugenio IV, che già lo aveva consacrato patriarca di Alessandria e vescovo di Firenze, ebbe la dignità di cardinale (1437) in premio per la cattura di Antonio Orsini principe di Taranto. Ripresa la lotta contro i baroni, distrusse Zagarolo (1439), vinse i Savelli e i Trinci ed esercitò una fortissima influenza sul governo di Roma. Arrestato a tradimento da Antonio Rido castellano di S. Angelo, non si sa se con il consenso o contro il volere del papa (marzo 1440), morì in circostanze oscure il 2 aprile. Gli si deve la costruzione del palazzo dei Vitelleschi in Corneto (Tarquinia).
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 99 (2020)
Nacque a Corneto (oggi Tarquinia) intorno al 1395. Le sue origini sono oscure: secondo Poggio Bracciolini appartenne alla famiglia Vitelleschi solo per parte di madre, della quale non si ha ulteriore notizia; per Pietro Nobili Vitelleschi, invece, il padre si chiamava Bartolomeo (Law, 1998, p. 41). ...
Cardinale. Nato da insigne famiglia di Corneto (Tarquinia), negli ultimi decennî del sec. XIV, servì da prima il condottiero Tartaglia, poi entrò ai servigi del papa, divenne protonotario, vescovo di Recanati e Macerata (1431), commissario dell'esercito della Chiesa nella Campagna e del Patrimonio di ...