MUZIANO, Girolamo

Enciclopedia Italiana (1934)

MUZIANO, Girolamo


Pittore, nato nel 1528 ad Acquafredda presso Brescia, morto il 27 aprile 1592 a Roma. Giovanissimo, si recò a Padova, poi, circa il 1548 a Roma. Lavorò a Orvieto (1556-1558), a Foligno (1559-1560), a Loreto, e a Ferrara (1560-66) per Ippolito II d'Este. Godette a Roma la stima di Gregorio XIII che lo nominò sopraintendente ai lavori nel Vaticano, lo incaricò di dirigere la decorazione pittorica della galleria delle carte geografiche e quella della Cappella Gregoriana a San Pietro, e gli concesse (1577) la bolla di riconoscimento dell'Accademia di San Luca.

L'arte del M. deriva principalmente della scuola bresciana, dal Romanino in special modo, ma anche il Moretto, il Savoldo, il Morone e, tra i Veneti, il Campagnola, Paolo Veronese e Tiziano contribuirono largagamente alla formazione del suo stile. Su questi elementi bresciano-veneti si sovrapposero, a Roma, copiosi influssi michelangioleschi e, soprattutto, di Sebastiano del Piombo. Fu chiamato "il giovane dei paesi", data la sua particolare predilezione per il paesaggio in cui seppe fondere suggerimenti veneti e fiamminghi. Fondò una numerosa bottega aperta a tutte le correnti - lombarda, veneta, emiliana, nordica - che allora s'incrociarono e variamente si mescolarono a Roma. Il M. fu uno dei più notevoli rappresentanti della pittura manieristica a Roma, eclettico perciò e ansioso di raggiungere attraverso la fusione di formule disparate, attinte un po' ovunque, il suo ideale artistico.

Tra le sue numerose opere citiamo: la Madonna con Bambino e Santi, prima a Belluno, ora nella Galleria di Venezia: la Sacra Famiglia a Dresda; cinque scene della vita di Cristo nel museo dell'Opera di Orvieto; a Roma, la Resurrezione di Lazzaro ora nella Pinacoteca Vaticana, pitture nella chiesa dei Cappuccini, in Santa Maria in Aracoeli, in S. Maria degli Angeli, ecc. Gli vengono inoltre attribuiti numerosissimi studî di paesaggio, tratteggiati con fare rapido e delicato.

Bibl.: U. da Como, G. M. Note e documenti, Bergamo 1930; P. della Pergola, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931 (con ampia bibliografia); A. Venturi, Storia dell'arte ital., IX, vii, Milano 1934, pp. 428-61.