Procaccini, Giulio Cesare. - Pittore (Bologna 1574 - Milano 1625), figlio e allievo di Ercole il Vecchio, è una delle più originali personalità della pittura lombarda del periodo. Da principio scultore e stuccatore (altare del Sacramento, 1597, Cremona, duomo), si dedicò in seguito alla pittura. Risentì del Cerano e più tardi del Correggio e del Parmigianino (Miracoli di s. Carlo, 1610, Milano, duomo; Circoncisione con i ss. Ignazio e Francesco Saverio, 1613-16, Modena, Galleria nazionale estense; Sposalizio mistico di s. Caterina, Milano, Brera). A Genova (1618), la conoscenza di P. P. Rubens e della pittura genovese ne caratterizzarono le opere (Ultima cena, Genova, S. Maria Annunziata al Vastato) poi orientate, nella maturità, a uno stile più severo (S. Carlo e il Cristo morto e Martirio delle ss. Rufina e Seconda eseguito con Cerano e Morazzone, 1620 circa, ambedue a Milano, Brera).
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 85 (2016)
PROCACCINI (Procaccino), Giulio Cesare. – Nacque a Bologna il 30 maggio 1574, da Ercole e dalla sua terza moglie Cecilia Cerva, fu battezzato nella cappella di S. Tommaso del Mercato il 1° giugno (Arfelli, 1959, p. 458) ed ebbe per fratelli maggiori Camillo e Carlo Antonio, rinomati pittori. Verosimilmente, ...
Céṡare s. m. – 1. Titolo distintivo degli imperatori romani, derivato dal cognome del generale, triumviro e dittatore Gaio Giulio Cesare (100 o 102 - 44 a. Cesare). 2. Nell’Impero bizantino, in origine titolo dell’imperatore associato al trono dal basilèus,...
giùlio1 agg. [dal lat. Iulius]. – Appartenente alla gente Giulia, gente patrizia romana che, già illustre nel sec. 5° a. C., si inserì in seguito, soprattutto per opera di Cesare e di Augusto, nella leggenda delle origini troiane di Roma, riconoscendo...