MORUZZI, Giuseppe

Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)

MORUZZI, Giuseppe


Fisiologo, nato a Campagnola Emilia il 30 luglio 1910. Professore ordinario di fisiologia umana sperimentale dal 1950, ha diretto gli Istituti di Fisiologia delle università di Parma (1945-46) e di Ferrara (1946-48); attualmente, dal 1948, insegna a Pisa. Ha inoltre svolto attività di ricerca nel laboratorio di F. Bremer dell'università di Bruxelles (1937-38) e in quello del prof. E. D. Adrian dell'università di Cambridge (1938-39); quale visiting-professor è stato alla Northwestern University Medical School di Chicago durante l'anno accademico 1948-49. È socio nazionale dei Lincei.

M. ha dedicato quasi esclusivamente la sua attività sperimentale alla neurofisiologia, portando a compimento ricerche di vasta risonanza, quali la dimostrazione del controllo esercitato dal cervelletto sull'attività fisica dei muscoli scheletrici (1935) e sui riflessi vasomotorî (1938-39), l'illustrazione dei rapporti tra cervelletto e corteccia cerebrale (1941) e delle caratteristiche dell'attività unitaria dei neuroni corticocerebellari (1950, in coll. con R. S. Snider e J. M. Brookhart), gli studî sulla fisiologia del nucleo del tetto (1956-57, in coll. con O. Pompeiano). Con altre ricerche ha studiato i fenomeni di facilitazione dell'attività corticale (1938-39), le proprietà funzionali dei neuroni piramidali (1939, in coll. con E. D. Adrian) e le manifestazioni convulsive dei centri.

Negli ultimi dieci anni si è prevalentemente dedicato alle funzioni del sistema reticolare ascendente, affrontando il problema del sonno e della veglia: i risultati ottenuti assieme a H. W. Magoun (1949) su questi problemi hanno una grande importanza dottrinale, per la dimostrazione che lo stato di veglia è mantenuto da un continuo bombardamento di impulsi proiettati sulla corteccia cerebrale dalla anzidetta formazione (v. anche nervoso, sistema, in questa App.). Con indagini recenti ha dimostrato l'esistenza nella parte più caudale del ponte e nel bulbo encefalico di strutture capaci di sincronizzare l'attività elettrica della corteccia cerebrale, inibendo il sistema reticolare ascendente.

Opere principali: L'epilessia sperimentale, Bologna 1946. Parigi 1950; Problems in cerebellar physiology, Springfield 1950; The cerebellum. Physiology and pathology (in coll. con R. S. Dow), Minneapolis 1958.

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