Penóne, Giuseppe

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Scultore e artista concettuale italiano (n. Garessio 1947). Formatosi all'Accademia di belle arti di Torino, ha esordito nell'ambito dell'arte povera, con una ricerca incentrata sulla natura e i suoi processi di trasformazione. Dal 1968 ha presentato azioni, documentate fotograficamente, tese a visualizzare e modificare i processi di crescita naturali (Alpi marittime, 1968; ciclo degli Alberi, dal 1969; serie dei Gesti vegetali, dal 1984). Anche il corpo umano e le sue relazioni con l'ambiente esterno sono oggetto della ricerca dell'artista, che lavora con fotografie, proiezioni, impronte e calchi di parti anatomiche in vari materiali (Svolgere la propria pelle, dal 1970; Pressione, dal 1974; Palpebre, dal 1978). In opere successive P. ha svolto il tema del contatto tra corpo e materia (serie dei Soffi, dal 1978), presentando, modificate, ingigantite o elaborate graficamente, parti o impronte del corpo umano (serie delle Propagazioni, Terre d'ombra, Anatomie, dalla metà degli anni Novanta). La sua opera, accompagnata anche da testi poetici di sua creazione, è stata esposta in numerose mostre nazionali e internazionali (1986, Grenoble, Musée de peinture et de sculpture; 1989, Bologna, Villa delle rose; 1991, Castello di Rivoli; 1994, Amiens, Maison de la culture; 1997, Bonn, Kunstmuseum; 1999, Santiago de Compostela, Centro Galego de arte contemporáneo; 2004, Parigi, Centre Pompidou; 2008, Roma, Accademia di Francia; 2013, Reggia di Versailles; 2016, Rovereto, Mart, 2016; 2017, Roma, Palazzo della civiltà italiana, 2017; 2021, Spoleto, Galleria d'arte moderna; 2022, Roma, Terme di Caracalla; 2023, Roma, Galleria Borghese). Premio Feltrinelli per la scultura 2023.

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