GLICOLI

Enciclopedia Italiana (1933)

GLICOLI

Emanuele OLIVERI-MANDALA'

. Si chiamano così gli alcoli bivalenti che derivano dagl'idrocarburi per sostituzione di due ossidrili a due atomi d'idrogeno i quali si trovino però legati ad atomi di carbonio differenti. Il primo termine della serie è il glicol ordinario: CH2OH−CH2OH. Gli omologhi superiori, cioè i glicoli derivanti dal glicol ordinario per introduzione di uno, o più gruppi metilenici CH2, s'indicano con le lettere dell'alfabeto greco e si chiamano β, γ, δ glicoli. Esempî: CH2(OH)•CH2(OH) α-glicol; CH2(OH)CH2CH2(OH) β-glicol; CH3•CH(HO)CH2•CH2•CH2 (OH) γ-glicol. Secondo la nomenclatura di Ginevra s'indicano anche facendo seguire al nome dell'idrocarburo fondamentale il suffisso Diol.

Dal lato chimico è importante il loro comportamento rispetto ad alcuni disidratanti, come il cloruro di zinco fuso, l'anidride fosforica, ecc. Mentre i β e γ glicoli fomiscono degli ossidi ciclici, gli α glicoli possono dare origine alle aldeidi e ai chetoni corrispondenti:

Il glicol più importante è l'etilenico detto anche semplicemente glicol:

Nell'industria si prepara su vasta scala principalmente per azione dell'acqua sulla cloridrina etilenica:

Questo processo, scoperto da C. A. Wurtz fin dal 1859, non ebbe applicazione pratica che verso il 1915 dopo che il glicol fu largamente adoperato nell'industria. Un altro processo sintetico, adoperato specialmente in America, si basa sull'azione dell'etilene sulle soluzioni acquose di cloro secondo le equazioni:

Il glicol etilenico viene aggiunto all'acqua dei radiatori per renderla incongelabile. Per nitrazione con acido nitrico fornisce il dinitroglicol il quale sostituisce la nitroglicerina nella fabbricazione della dinamite; è altresì adoperato in sostituzione della glicerina nella preparazione di cosmetici, unguenti, inchiostri poligrafici, ecc.

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