Guglièlmo di York (o di Thwayt, o Fitzherbert), santo/">santo. - Canonico (m. 1154) e tesoriere del capitolo della cattedrale di York (1130); la sua elezione (1142) ad arcivescovo, approvata da Innocenzo II, fu contrastata, sotto l'accusa di simonia e d'ingerenza del re Stefano, dai fautori del priore dell'abbazia cisterciense di Fountains, Enrico Murdac, sostenuto da s. Bernardo. Eugenio III, cisterciense, in seguito a rappresaglie da parte della famiglia e dei sostenitori di G., lo depose. Morti i suoi autorevoli avversarî, dal ritiro penitente di Winchester fu riportato in sede (1154) da Anastasio IV; gli oppositori furono accusati d'averne provocata la morte con il veleno due mesi dopo. Onorio III lo dichiarò (1226) santo. Festa, 8 giugno.
agg. e santo m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito a ciò che è...
guglièlmo s. m. – In numismatica, nome di monete d’oro dei Paesi Bassi che furono coniate fino al 1875, così dette dai sovrani di nome Guglielmo effigiati nel dritto.