GUGLIELMO III re di Sicilia

Enciclopedia Italiana (1933)

GUGLIELMO III re di Sicilia

MicheIangelo Schipa

Figlio di Tancredi di Lecce, salito minorenne al trono sotto la reggenza della madre, Sibilla d'Acerra, si trovò subito circondato da difficoltà gravi. I Tedeschi, lasciati nel regno da Enrico VI, dopo aver occupato molta parte delle provincie continentali, passarono da vincitori nell'isola, mentre l'aristocrazia si rivoltava e i ceti inferiori non davano segno di voler dar forza ai partigiani della dinastia. Messo dalla madre il re giovanetto con le sorelle al sicuro nel castello di Caltabellotta, fu stabilito fra lei e l'imperatore sopraggiunto in Sicilia (ottobre 1194) che a Guglielmo si sarebbe lasciata la paterna contea di Lecce col principato di Taranto. In seguito di che Guglielmo, ricondotto a Palermo, dovette assistere alla coronazione regia di Enrico (25 dicembre). Ma, quattro giorni dopo; questi, adducendo un complotto tramato contro di lui, s'impadronì di tutta la famiglia reale con molti dei principali baroni e lí mandò prigioni in Germania. La sorte di Guglielmo s'ignora. Un cronista asserì che finisse monaco; grazie ad una lettera di Celestino III, si può solo dire che morì verso il 1198.

Bibl.: F. Chalandon, Hist. de la domin. norm., ecc., II, Parigi 1907.

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