CASTELNUOVO, Guido

Enciclopedia Italiana (1931)

CASTELNUOVO, Guido


Matematico, socio dell'accademia nazionale dei Lincei. Figlio dello scrittore Enrico, è nato a Venezia il 14 agosto 1865. Laureato a Padova (1886), si volse, per l'impulso del suo maestro Giuseppe Veronese, alla geometria proiettiva degl'iperspazî. Poco dopo a Torino, assistente di Enrico D'Ovidio e a contatto con Corrado Segre, allargò ed elevò l'indirizzo dei suoi studî nel senso della geometria delle trasformazioni birazionali, riuscendo in particolare a ricostruire la teoria delle serie lineari sopra le curve, sulla base della geometria numerativa. Nel 1891 conquistò la cattedra di geometria proiettiva c analitica, da cui anche oggi insegna, all'università di Roma.

Dal 1893 in poi ha spiegato la sua maggiore attività costruttiva nel campo della geometria delle superficie. Dei suoi contributi a questa teoria dànno notizia gli articoli di Castelnuovo - Enriques: Grundeigenschaften der algebraischen Flächen; Die algebraischen Flächen vom Gesichtspunkte der birationalen Transformationen aus, in Encycklopädie der mathematischen Wissenschaften, III, 11 (Lipsia 1903-1915). Qui basterà ricordare i due teoremi fondamentali sulle superficie razionali: razionalità delle involuzioni piane e condizioni di razionalità espresse con l'annullamento del bigenere e del genere numerico.

Trattatista e divulgatore di dottrine scientifiche, ha pubblicato: Lezioni di geometria analitica, Roma 1903, 7ª ediz. 1931; Calcolo delle probabilità, Roma 1919, 2ª ed. in 2 voll., Bologna 1925-26; Spazio e tempo secondo le vedute di H. Einstein, Bologna 1923.

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