BUDÉ, Guillaume

Enciclopedia Italiana (1930)

BUDÉ, Guillaume (Budaeus)


Il primo dei grandi umanisti francesi, nato a Parigi nel 1467, morto ivi nel 1540. Si dedicò con passione allo studio della lingua greca, allora quasi ignota in Francia, sotto la guida del Lascaris, e divenne in breve uno dei più profondi ellenisti del suo secolo. Coprì importanti cariche pubbliche: fu segretario del re, sovrintendente alle gabelle, bibliotecario del re, preposto dei mercanti (1522), ambasciatore presso Leone X, ecc.; Francesco I, che lo aveva in grande considerazione, persuaso dal B., fondò il Collège de France. E la sua raccolta privata di libri fu anche il primo nucleo della Biblioteca Nazionale. Le sue più importanti opere sono: il trattato De Asse (1514), sulle monete e misure presso i Greci e i Romani; le Annotations sur les Pandectes (1508); i Commentaires sur la langue grecque (1529); e interessanti Lettere, preziose per la storia letteraria del tempo. Le opere complete si pubblicarono a Basilea (1557). Nei suoi ultimi anni, senza professarsi protestante, si staccò dal cattolicesimo censurando i disordini e la corruzione del clero.

Bibl.: E. de Budé, Vie de G. B., Parigi 1884; L. Delaruelle, G. B., Parigi 1907; id., Répertoire analytique et chronologique de la correspondance de G. B., Parigi 1907; id., Ce que Rabelais doit à Erasme et à B., in Revue d'hist. litt. de la France, 1904.

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