GUINEA PORTOGHESE

Enciclopedia Italiana (1933)

GUINEA PORTOGHESE (A. T., 109-110-111)

Attilio MORI
Camillo MANFRONI

PORTOGHESE Possedimento portoghese della Guinea settentrionale, che si stende dal Capo Roxo (12°9′ N.) all'estuario del Cogon (10°15 ′ N.), con una superficie di 36.125 kmq. comprese le isole Bissagos (v.). La costa, molto frastagliata, è fronteggiata da numerosi scogli e isolotti, tra cui le già nominate isole Bissagos. La parte continentale è attraversata da numerosi fiumi, in genere navigabili per lungo tratto nell'interno, che sboccano con larghi estuarî: i principali tra questi sono il Cacheo, il Geba (il cui ampio estuario misura alla foce 16 km. circa di larghezza), il Rio Grande, che sbocca anch'esso nell'estuario del Geba, davanti al quale si stende l'arcipelago delle Bissagos. Il clima della Guinea Portoghese è caldo e molto umido. Le piogge dal maggio al settembre sono assai abbondanti, e frequenti sono gli uragani. A causa della fertilità del suolo e del clima, la vegetazione è molto rigogliosa: alle spalle della zona costiera, orlata dalle mangrovie, si stende l'ampia zona delle foreste, con acacie, bambù, baobab, palme da olio. Le piante del tabacco, dell'indaco e del cotone vi crescono selvatiche. La popolazione della colonia, in gran parte costituita di negri Mandinghi, è di 344.000 ab. (1928), di cui solo 300 Bianchi, quasi tutti Portoghesi. Il capoluogo della colonia, Bolama (4000 ab.), situata nell'isola omonima, possiede un aerodromo.

Altri centri notevoli sono: Bissau, ex-capoluogo, con 1000 ab., situata sulla riva destra dell'estuario del Geba; Buba, con 1200 ab. e Cacheu (650 ab.), anticamente il più importante centro commerciale della colonia, decaduto in seguito all'abolizione della schiavitù sulla quale si basava principalmente l'economia della colonia stessa.

Unita già alle Isole del Capo Verde, la Guinea Portoghese forma dal 1895 una colonia autonoma. Il valore delle esportazioni (caucciù, arachidi, pelli, avorio) fu nel 1930 di 35,8 milioni di escudos, contro 39,7 milioni d'importazioni (cotonati, vini, alcool). La colonia è servita da una rete stradale di 2800 km. circa.

Storia. - La Guinea Portoghese fu la prima ad avere stabile occupazione coloniale. Dopo altre precedenti e non durature prese di possesso ad opera di privati o di società commerciali, nel 1610 fu acquistato il piccolo territorio di Bolama, ad opera di una società commerciale di Lisbona che lentamente accrebbe il suo possesso, unicamente costiero, fino al Rio Cacheo al nord, al Rio Cassini al sud, mentre, risalendo il Rio Grande, cercava di penetrare nell'interno. Subentrato nel possesso lo stato del Portogallo, si ebbero frequenti contestazioni coi vicini, e cioè a settentrione con gl'Inglesi, possessori della Gambia, e coi Francesi a sud, possessori della Guinea Francese. Coi primi, i quali sostenevano aver il Portogallo rinunziato di fatto alla sovranità, vi fu grave contestazione, risoluta poi con un lodo arbitrale degli Stati Uniti nel 1870 a favore del Portogallo. Anche con i Francesi, i quali, come è noto, racchiudono da tre parti la Guinea portoghese e tendono a liberare la loro Africa Occidentale da tutti gl'incastri (enclaves) stranieri, vi furono contestazioni e trattative, che prima parvero prossime a conclusione, ma che si limitarono a rettifiche di confini, specie verso l'interno, dove una linea fu segnata nel 1886 press'a poco sul 16° meridiano.

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