HALL, Peter Reginald Frederick, Sir

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1992)

HALL, Peter Reginald Frederick, Sir

Biancamaria Mazzoleni

Regista teatrale inglese, nato a Bury St. Edmunds (Suffolk) il 22 novembre 1930. Ha compiuto gli studi alla Perse School e al St. Catharine's College a Cambridge. Dal 1966 è professore di drama all'università di Warwich e ha ricevuto numerose lauree honoris causa in diversi atenei: York (1966), Reading (1973), Liverpool (1974), Leicester (1977). È stato creato baronetto nel 1977.

Già impegnato in numerose regie per compagnie universitarie nel periodo di Cambridge, inizia la carriera da professionista al Royal Theatre di Windsor nel 1953. Nominato vice-direttore e poi direttore artistico dell'Arts Theatre di Londra, in due anni di attività (1955-56) vi mette in scena numerose pièces, fra cui Nozze di sangue di García Lorca, Aspettando Godot di Beckett (primo allestimento in lingua inglese), La lezione di Ionesco, L'aiuola bruciata di U. Betti. Nel 1957 forma una propria compagnia, The International Playwrights Theatre; le prime performances si hanno al Phoenix nell'aprile 1957, al Shakespeare Memorial Theatre nel luglio, e in novembre a Broadway, per la prima volta, con i Rope Dancers. Tornato in Inghilterra, dal gennaio 1958 al 1960 dirige numerose produzioni shakespeariane. Per sopperire alla mancanza di compagnie stabili, nel 1960 H. organizza una compagnia, chiamata poi dal 1961 The Royal Shakespeare Company, con contratti a lungo termine, allo scopo di recitare al teatro Aldwych e a Stratford-on-Avon non solo Shakespeare e altri classici, ma anche opere moderne.

Chiamato a succedere a L. Oliver alla direzione del National Theatre of Great Britain (ora Royal National Theatre) nel 1973, conserva tale carica fino al 1988, dirigendo innumerevoli testi classici e moderni. Regista d'opera fin dal 1965, diventa (1983) direttore anche del Glyndebourne Opera Festival. Firma come regista al Covent Garden, o in altri prestigiosi teatri di tutto il mondo, opere di Mozart (Il flauto magico, 1970; Così fan tutte, 1978), di Beethoven (Fidelio, 1979), di Wagner (Tristano e Isotta, 1971; L'Anello del Nibelungo a Bayreuth, 1983); e ancora Carmen (1985), Salomè (1986), Peter Grimes ed Elektra (1989). Attualmente dirige con successo una compagnia privata che scrittura attori come V. Redgrave e D. Hoffman. Particolarmente suggestivo è il suo adattamento del racconto di Orwell, La fattoria degli animali (pubblicato nel 1986: Animal farm: a stage adaptation).

Convinto sostenitore dell'utilità dei teatri sovvenzionati dallo stato, ne ha sempre però sostenuto anche l'indipendenza: "Se una democrazia non è abbastanza matura da pagare i suoi artisti per criticarla, non è degna di essere chiamata democrazia". Ha preteso quindi un'assoluta libertà nella scelta dei testi, sostenendo che il direttore artistico, responsabile dei programmi, deve dar loro un'impronta personale, che è poi ciò che vuole il pubblico.

Due interessanti interventi di teoria registica di H. sono On directing Pinter, in New theatre voices of Seventies (1981); e Peter Hall's diaries: the story of a dramatic battle (a cura di J. Goodwin, 1983).

Bibl.: J. C. Trewin, Shakespeare on the English stage 1900-1964, Londra 1964; World theatre season, in Il Dramma, 343 (1965), pp. 121-24; ''Le retour'' de Pinter (Mise en scène de P. Hall), in Les voies de la création théâtrale, iv (1975), pp. 317-70; R. Mulryne, M. Shrewing, The Royal Shakespeare Company at the Swan, Londra 1989; The mark of Hall, in The Irish Times, 27 gennaio 1990.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata

TAG

Inghilterra

Liverpool

Beethoven

Leicester

Broadway