Arp, Hans

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Scultore (Strasburgo 1887 - Basilea 1966); dal 1905 al 1907 frequentò la scuola d'arte di Weimar: nel 1912 partecipò alla seconda esposizione del Blaue Reiter a Monaco, ove conobbe Kandinskij e Delaunay. Nel 1913, a Berlino, collaborava a Der Sturm: nel '14 a Colonia s'incontrava con Max Ernst, quindi a Parigi si legava a Picasso, M. Jacob, Apollinaire, Cravan e Modigliani. Componeva allora collages astratti, "sculture elementari". Fu tra i fondatori del gruppo Dada a Zurigo e a Colonia (1916-1919), in collaboraz. con T. Tzara e S. Taeuber, sua futura moglie, nello spirito che lo condusse poi ad aderire alla poetica surrealista. Mantenne sempre l'interesse per la ricerca di "forme neutre", elaborate in senso architettonico. Nel 1930 apparvero i primi papiers déchirés e la ricerca di A. si orientò verso una plasticità più piena, quasi sempre allusiva a forme naturali, e rivolta a sorprendere e fissare il principio "creativo" od "organico" della realtà. Tra le sue opere monumentali: la scultura in legno per l'Harvard University (1950), Berger de nuage, bronzo per l'univ. di Caracas (1953), rilievo murale per l'UNESCO a Parigi (1958).

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