Geiger, Hans

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Fisico tedesco (Neustadt an der Haardt, oggi Neustadt an der Weinstrasse, Renania-Palatinato, 1882 - Potsdam 1945). Docente nelle univ. di Monaco, di Kiel (dal 1925) e, dal 1929, prof. e direttore dell'istituto di fisica di Tubinga. Nel 1909 ideò e realizzò un contatore per la rivelazione di singole particelle α, costituito da un involucro metallico cilindrico (contenente gas) lungo l'asse del quale era teso un filo anch'esso metallico. Tra il cilindro e il filo era applicata una differenza di potenziale; la ionizzazione prodotta nel gas dal passaggio di una particella α in direzione del filo e in prossimità ad esso dava luogo a una debole corrente elettrica impulsiva nel gas, rivelata opportunamente con un elettrometro. Nel 1913 realizzò un contatore analogo al precedente ma il cui elettrodo centrale era costituito da una punta metallica (contatore a punta), in grado di rivelare le particelle ionizzanti in prossimità della punta stessa. Infine nel 1928, assottigliando il filo assiale e applicando una maggiore d.d.p., realizzò, in collaborazione con il suo allievo W. Müller, il contatore G.-Müller o contatore G.; tale rivelatore è stato strumento essenziale alla fisica nucleare e in genere alla fisica delle particelle. Nel 1911 aveva osservato, con E. Marsden, la deviazione subita da particelle cariche nell'attraversamento della materia, dando le basi sperimentali su cui E. Rutherford costruì il suo modello dell'atomo e determinò la carica elettrica nucleare.

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