HOLLEIN, Hans

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1992)

HOLLEIN, Hans

Roberto Cherubini

Architetto austriaco, nato a Vienna il 30 marzo 1934. Intellettuale attivo con continuità in campo sia critico che progettuale, dopo gli studi d'ingegneria civile e di belle arti compiuti a Vienna e il Master conseguito alla University of California di Berkeley (1960), H. intraprende la collaborazione con la rivista Bau di Vienna che accompagna la sua produzione critica fino alla pubblicazione, nel 1968, del saggio Alles ist Architektur, opera che dà sistemazione definitiva al suo pensiero teorico. Contemporaneamente è visiting professor negli Stati Uniti alla Washington University e alla Yale University, e dal 1967 insegna presso la Scuola di architettura dell'Accademia di Belle Arti di Düsseldorf.

Dal punto di vista progettuale gli anni Sessanta si caratterizzano in H. per le immagini radicali dei fotomontaggi del 1963 e per la produzione di interni e piccole architetture realizzate a Vienna e a New York. Dopo l'allestimento della Austriennale alla Triennale di Milano nel 1968, gli incarichi attribuiti a H. assumono importanza sempre maggiore, anche se i suoi interventi continuano a collocarsi a scale molto differenti.

Tra il 1970 e il 1975 la Siemens A.G. lo incarica della riconversione del palazzetto della fondazione von Siemens, all'interno del castello di Nymphenburg a Monaco, e della ristrutturazione della sede centrale alla Wittelsbacherplatz; negli stessi anni progetta il sistema segnaletico del villaggio olimpico di Monaco, partecipa al concorso per il ridisegno della Piazza del Comune di Vienna, realizza raffinate soluzioni per piccoli negozi nel centro storico della capitale austriaca e allestimenti di mostre ed esposizioni. Risale al 1972 l'incarico per il Museo di Mönchengladbach, opera compiuta dieci anni più tardi, che gli assicura ampia notorietà internazionale.

Gli anni Ottanta vedono confermati gli interessi a tutto campo di H.: nella critica i suoi scritti abbandonano le teorizzazioni generali ma traggono nuovo spunto dall'incarico di commissario per l'Austria alla Biennale di Venezia (incarico rivestito dal 1978), dalla direzione della Scuola di design all'Accademia di arti applicate a Vienna (dal 1976), dalla partecipazione a numerose giurie di concorsi di architettura; i suoi progetti destano ogni volta vasto interesse, dalle sistemazioni delle agenzie di viaggio viennesi (1975-79), alla casa berlinese sulla Rauchstrasse (1983-85), al Museo di arte moderna di Francoforte sul Meno (1982-89), al recente, controverso edificio terminato nel 1989 davanti alla cattedrale di Vienna.

Nonostante si sia parlato per la sua opera di ''eclettismo contemporaneo'' e nonostante la fortuna dei suoi progetti in ambienti culturali anche molto diversi, H. rappresenta soprattutto quella maniera progettuale caratterizzata a un tempo da profonda problematicità critica e da spiccata attitudine costruttiva, che non ha mai cessato di esistere nell'Europa danubiana dall'inizio del 20° secolo. Vedi tav. f.t.

Bibl.: G. Pettena, Hans Hollein opere 1960-1988, Milano 1988.

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