Küng, Hans

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Teologo svizzero (Sursee, Svizzera, 1928 - Tubinga 2021). Il suo nome è legato all'impegno ecumenico e agli studi sull'ecclesiologia biblica, ma anche allo sviluppo della cooperazione tra le religioni attraverso il riconoscimento dei loro valori comuni. Professore all'univ. di Tubinga dal 1960, nel 1979 è stato privato della cattedra di teologia dogmatica a causa delle sue posizioni antitradizionali. Tra i suoi scritti occorre segnalare Christentum und Weltreligionen (1984; trad. it. 1986).

Vita e opere

Sacerdote (dal 1954), studiò a Roma e Parigi; prof. di teologia dogmatica ed ecumenica all'univ. di Tubinga (dal 1960), partecipò come perito al concilio Vaticano II. Nel 1979, per alcune sue posizioni teologiche, la Congregazione per la dottrina della fede ha privato K. della cattedra di teologia dogmatica (ma non di quella di teologia ecumenica) e del titolo di teologo cattolico. Tra le prime opere: Rechtfertigung. Die Lehre Karl Barths und eine katholische Besinnung (1957; trad. it. 1969); Konzil und Widervereinigung (1960; trad. it. 1965); Strukturen der Kirche (1962; trad. it. 1965); Unfehlbar? Eine Anfrage (1970; trad. it. 1970); Menschwerdung Gottes. Eine Einführung in Hegels theologisches Denken als Prolegomena zu einer künftigen Christologie (1970); e soprattutto la ricostruzione ecclesiologica Die Kirche (1967; trad. it. 1969). Dopo la fase di approfondimento ecclesiologico, K. ha trattato i principali temi della dogmatica cattolica: Christ sein (1974; trad. it. 1974); Existiert Gott? (1978; trad. it. 1978); Ewiges Leben? (1982; trad. it. 1982). Con il già citato Christentum und Weltreligionen (1984; trad. it. 1986) e Christentum und chinesische Religion (1988; trad. it. 1989, scritto in collaborazione con Julia Ching), a cui si possono aggiungere Projekt Weltethos (1990), Das Judentum (1991; trad. it. 1993), Christentum und Weltreligionen-Buddhismus (1995; trad. it. 1997) e Der Islam. Geschichte, Gegenwart, Zukunft (2004; trad. it. 2005) K. è passato ad occuparsi della teologia delle religioni non cristiane con il fine di riconoscere i valori comuni delle diverse religioni (creazione della fondazione Weltethos,1993) e rafforzare la cooperazione fra queste ultime, mentre con Theologie im Aufbruch (1987; trad. it. 1987) si era dedicato ad analizzare i diversi modelli interpretativi della teologia nella storia. Contemporaneamente, le sue posizioni sono rimaste molto critiche nei confronti dell'immobilità delle gerarchie ecclesiastiche (dubbi sull'infallibiltà del papa, auspicio per l'ammissione delle donne e dei laici a ogni ministero), posizioni che  ha ribadito in Erkämpfte Freiheit: erinnerungen (2002; trad. it. 2002) e Friedenspolitik: ethische Grundlagen internationaler Beziehungen (2003; trad. it. 2003). Tra le sue pubblicazioni successive: Anfang aller Dinge. Naturwissenschaft un Religion (2005; trad.it. 2006), sul rapporto tra scienza e fede; Was ich glaube (2009; trad. it. 2009), di nuovo sull'importanza del dialogo interreligioso; Was ich glaube (2009; trad. it. 2010); Ist die Kirche noch zu retten? (2011; trad. it. Salviamo la Chiesa, 2011), in cui affronta i temi degli abusi sessuali e la crisi del cattolicesimo; Gluecklich sterben? (2014; trad. it. 2015), sul tema dell'eutanasia.

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