Henze, Hans Werner

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Musicista tedesco (Gütersloh, Vestfalia, 1926 - Dresda 2012). Ha studiato a Heidelberg con W. Fortner e a Parigi con R. Leibowitz. Dopo i primi lavori scritti sotto l'influenza di I. Stravinskji e P. Hindemith, e la brevissima parentesi dodecafonica, H. è pervenuto a uno stile personale nel quale confluiscono elementi tradizionali e d'avanguardia. Per il teatro, che si è rivelato il genere più congeniale al suo temperamento musicale, ha scritto: Das Wundertheater (1949); Boulevard Solitude (1952); König Hirsch (1956); Der Prinz von Homburg (1960); Elegie für junge Liebende (1961); El Cimarrón (1969); We come to the River (1976); Pollicino (1980). È stato autore inoltre di balletti (Ballet-Variationen, 1949; Jack Pudding, 1949; Rosa Silber, 1951; Anrufung Apolls, 1951; Tancred und Canthylene, 1952; Der Idiot, 1952; Die schlafende Prinzessin, 1954; Maratona di danza, 1957; Undine, 1958), dell'oratorio Das Floss der Meduse (1968), di musica sinfonica e da camera. È stato direttore artistico dell'Accademia filarmonica romana e del Cantiere d'arte di Montepulciano.

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