Böll ‹böl›, Heinrich. - Scrittore tedesco (Colonia 1917 - Borheim, Bonn, 1985). Cattolico, moralista impegnato, rivisse nelle sue prime opere la condizione umana della guerra e dell'immediato dopoguerra: Der Zug war pünktlich, 1949; Wanderer, kommst du nach Spa..., 1950; Wo warst du, Adam?1951; Und sagte kein einziges Wort, 1953; Haus ohne Hüter, 1954, romanzi e racconti presto famosi. I racconti Das Brot der frühen Jahre (1955) e Das Tal der donnernden Hufe (1957) inaugurarono una nuova fase nella produzione di B., volta ad analizzare in chiave critica, e spesso nelle forme più ambiziose del vasto affresco epico, la Germania del miracolo economico: Billard um halbzehn (1959) e Ansichten eines Clowns (1963). Con Entfernung von der Truppe (1964) ed Ende eines Dienstfahrt (1966) l'autore tornò alla misura/">misura, a lui congeniale, della story, dove la sua "estetica dell'umano" poteva realizzarsi in modi più convincenti e immediati. Più vaste ambizioni denuncia, già per le insolite dimensioni e per la gran folla dei personaggi, il romanzo Gruppenbild mit Dame (1971), sapiente costruzione tra lo storiografico e il cronachistico che, sulla dorsale d'una biografia sintomatica, offre la panoramica su un'intera generazione tedesca, ancora tra guerra e dopoguerra. Frontale torna ad essere invece l'assalto nel breve, felice romanzo Die verlorene Ehre der Katharina Blum (1974), dal chiarificante sottotitolo "come la violenza possa nascere e dove possa condurre". Meno riuscito il nuovo affresco panoramico sull'esagitata società tedesca tentato nel ponderoso romanzo Fürsorgliche Belagerung (1978). Fra gli altri scritti di B. i drammi Ein Schluck Erde (1962) e Aufsatz (1969), racconti grotteschi fra cui Doktor Murkes gesammeltes Schweigen (1958), le poesie (Gedichte, 1972), varia saggistica, specie nel campo della poetica e della politica (Frankfurter Vorlesungen, 1966; Neue politische und literarische Schriften, 1973; Berichte zur Gesinnungslage der Nation, 1975; Einmischung erwünscht, 1977; Eine deutsche Erinnerung, 1979), l'autobiografico Was soll aus dem Jungen bloss werden? (1982) e l'ultimo romanzo Frauen vor Flusslandschaft (post. 1985). Gran parte della sua narrativa è stata tradotta in italiano. Nel 1972 gli fu assegnato il premio Nobel per la letteratura.
BÖLL, Heinrich
(App. III, I, p. 247; IV, I, p. 304)
Scrittore tedesco, morto a Langenbroich/Eifel (Renania) il 16 luglio 1985.
In insoluta continuità con la precedente opera e azione ha sino alla fine animosamente denunciato la trivializzazione dell'evoluzione politica nel suo paese e il coinvolgimento ...
BÖLL, Heinrich (App. III,1, p. 247). - Scrittore tedesco; nel 1972 Premio Nobel per la letteratura. Rivolto il suo partecipe interesse, nella prima fase della sua produzione, ai temi dell'uomo scagliato nella tragedia della guerra e delle sue immediate conseguenze, BOLL, Heinrich in un secondo momento ...
BÖLL, Heinrich. - Scrittore tedesco, nato a Colonia il 2 dicembre 1917. Figlio di uno scultore, ha avuto una giovinezza avventurosa (è stato apprendista libraio, studente universitario, garzone in una bottega di falegname, impiegato statale), nella quale senza dubbio emerge, per il modo come incise ...
bollire v. intr. [lat. bŭllire, der. di bŭlla «bolla1»] (io bóllo, ecc.; aus. avere). – 1. a. Entrare in ebollizione, detto di liquidi che, portati a una determinata temperatura, sviluppano nella loro massa numerose bolle di vapore che salgono tumultuosamente...
bollare v. tr. [lat. mediev. bullare, der. di bulla «sigillo»] (io bóllo, ecc.). – 1. Contrassegnare col bollo, col timbro o con altra impronta: bollare le lettere, i pacchi; bollare i pesi; bollare la carne macellata; fig., scherz., colpire lasciando...