GIRAUD, Henri-Honore

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)

GIRAUD, Henri-Honore

Armando SAITTA

Militare francese, nato a Parigi il 18 gennaio 1879. Capitano all'inizio della prima Guerra mondiale, fu fatto prigioniero dai Tedeschi il 30 agosto 1914, ma poco dopo riuscì ad evadere. Nel dopoguerra trascorse quasi tutta la carriera nel Marocco e in Tunisia, raggiungendo nel 1934 il grado di generale di divisione, nel 1939 di armata. Dapprima membro del Consiglio superiore di guerra, fu nominato, allo scoppio della seconda Guerra mondiale, comandante della 7a armata. Il 19 maggio del 1940, mentre l'offensiva germanica in Francia e in Belgio era già in pieno sviluppo, fu trasferito al Comando della 9a armata, ma dopo pochi giorni fu preso prigioniero. Riuscito ad evadere (17 aprile 1941) dalla fortezza di Königstein, attraversò la Svizzera e con l'aiuto dei servizî del controspionaggio alleato, riparò a Vichy, ove a seguito di una sua dichiarazione di lealismo fu protetto dallo stesso Pétain. Ma dal luglio 1942 era già in rapporto con gli Alleati, e al momento dello sbarco in Africa, fu trasportato segretamente in Algeria per servire da mediatore di resa con le autorità locali.

Scompigliando la presenza di Darlan tutto il piano, fu costretto ad accettare il posto subalterno di "capo militare" dell'Africa del Nord; tuttavia, il 24 dicembre la morte dell'ammiraglio gli aprì la strada alla presidenza del Consiglio imperiale francese. Estraneo alla politica militante, egli rappresentava un elemento di maggior conciliazione nei confronti dei collaborazionisti algerini che non De Gaulle; ma ben presto la stessa diplomazia alleata lo costrinse ad entrare in contatto con questo ultimo (incontro di Casablanca alla presenza di Roosevelt) e ad accettare dal 3 giugno 1943 la creazione del Comitato francese di liberazione nazionale, la cui direzione restò fino al novembre in comune tra i due generali. Dovendo tutto al calcolo della diplomazia e degli stati maggiori alleati, il declino di Giraud fu assai rapido: se ne ebbe una prova nell'agosto 1943 con l'arresto (seguito poi dalla fucilazione) dell'ex-ministro collaborazionista P. Pucheu, venuto ad Algeri con suo salvacondotto. Nel novembre 1943 dovette lasciare ogni funzione politica per ritornare semplice comandante delle forze francesi dell'Africa del Nord. Nominato ispettore dell'esercito l'8 aprile 1944, rifiutò e passò nella riserva.

Alle elezioni del 2 giugno 1946 per la Costituente fu eletto deputato per la Mosella: prese posto fra i repubblicani indipendenti (destra). Ha scritto: Mes évasions (1946).

Bibl.: Discours et messages du général Giraud prononcés du 8 novembre 1942 au 30 mai 1943, s. l., 1943; R. Pierre-Gosset, Expédients provisoires, le copu d'Alger, Parigi 1945.

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