MURGER, Henri

Enciclopedia Italiana (1934)

MURGER, Henri

Carlo Pellegrini

Scrittore, nato il 24 marzo 1822 a Parigi, morto ivi il 28 gennaio 1861. Dapprima fu segretario del conte P. A. Tolstoj all'ambasciata di Russia a Parigi, poi volle seguire anche nella vita pratica le sue tendenze d'artista libero e scapigliato, contando unicamente sul proprio lavoro di scrittore, e conobbe un'esistenza di privazioni e di stenti, ch'egli rese celebre col nome di "vie de Bohème". Giovanissimo ancora, aveva cominciato a scrivere versi, poi si diede al giornalismo e fu accolto da Arsène Houssaye a collaborare all'Artiste. I suoi primi scritti risentono della maniera di Musset e Nodier. Ma la grande notorietà gli venne dalla pubblicazione sul Corsaire delle Scènes de la vie de Bohème (1847-1849), che poi raccolse in volume (1851), e che, in collaborazione con Théodore Barrière, adattò al teatro (La vie de Bohème, 1849). La celebrità acquistata gli aprì le porte di molte redazioni di periodici, ma non per questo la sua vita fu più agiata: tanto nel popolare romanzo, quanto negli altri che lo seguirono e che furono dapprima pubblicati nella Revue des deux mondes (Le pays latin, 1851; Les Buveurs d'eau, 1855), si mostrò artista nel temperamento lirico e nell'indole umana ("un poète dans son oeuvre et dans sa vie" secondo il giudizio di T. Gautier). Dei suoi versi si ricordano le Ballades et fantaisies (1854) e, postume, Les nuits d'hiver (1861).

Il nome del M. rimane legato alla viva e commossa rappresentazione della vita studentesca del Quartier Latin di Parigi: la lieta miseria della sua numerosa popolazione, con le sue generose illusioni e i tristi disinganni, trovò nel M. il suo poeta, che seppe contemperare in felice fusione realismo e sentimento: alcuni tipi della Vie de Bohème, nei quali l'autore ha riflesso schiettamente la propria esperienza, sono divenuti celebri; e a questa popolarità ha contribuito Giacomo Puccini, prendendo argomento dalla creazione murgeriana per la sua opera di più popolare successo.

Opere: Oltre alle citate: Scènes de la vie de jeunesse (1851); Scènes de campagne (1854); Le roman de toutes les femmes (1854); Le dernier rendez-vous (1856). Postume: Le roman d'un capucin (1868); Le souper des funérailles (1873); Dona Sirène (1874), ecc.

Bibl.: G. Montorgueil, H. M., romancier de la Bohème, Parigi 1929; J. Gros, Le premier amour d'H. M., in La Grande Revue, CXXIX (1929), pp. 92-117 e 260-279.